ALTO PERICOLO PER LE VALANGHE

Sta nevicando sull'arco alpino e sulle Orobie bresciane e bergamasche ormai da oltre tre giorni con neve abbondante oltre i 2.000 metri, dove il manto nevoso ha superato abbondantemente il metro di spessore. Nella giornata di sabato 5 dicembre sono stati numerosi gli interventi legati al maltempo: i Vigili del fuoco di Edolo hanno sgomberato da rami caduti per neve la statale 39 di Aprica, i colleghi di Vezza d'Oglio hanno soccorso alcuni cani in una cascina di località Borom di Vezza rimasti intrappolati dalla neve, mentre più tardi sono intervenuti a Vione per rimuovere un albero pericolante, i Vigili del Fuoco di Darfo sono intervenuti nella tarda serata a Sale Marasino in via Matteotti per lo smottamento di alcuni massi sulla strada ed i Vigili del fuoco di Salò hanno sgomberato la strada a Paitone da massi caduti da una parete rocciosa, mentre i Vigili del fuoco di Gardone Valtrompia attorno alle 16.00 sono intervenuti a Bovegno per liberare la strada proviunciale da una modesta massa di amsis e materiale franato. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Gardone Valtrompia: la strada è stata riaperta a senso unico alternato. Per quanto riguarda la viabilità, rimane chiusa la statale 42 tra Ponte di Legno e Vermiglio per il forte persistente pericolo valanghe, mentre alle 15.00 lungo la provinciale 345 del Crocedomini in località Brate, poco prima di Campolaro, è scesa la ormai storica valanga dal monte Trabucco: si tratta di una valanga giudicata di piccole dimensioni, di circa 20 metri di lunghezza per 5 metri di altezza, che ha bloccato la strada. Sul posto sono arrivati gli uomini della ditta che ha in manutenzione la strada, il cui mezzo sgombraneve si trovava a monte rispetto al luogo dove la valanga ha bloccato la strada, i tecnici della provincia di Brescia, il Carabinieri forestali, il responsabile servizio foreste della Comunità Montana di Vallecamonica. Verificato che il manto nevoso non aveva travolto persone o cose, sono iniziate le operazioni di taglio della neve per poter far transitare i mezzi di soccorso. Quindi la strada è stata chiusa per sicurezza dalla località Nodano. Nel tardo pomeriggio di sabato è stata chiusa anche la strada comunale a Montecampione dalla quota 1.200 metri al Bassinale-Plan, a quota 1.800 metri per pericolo caduta valanghe dalla val Majone e dai versanti di malga Secondino. In Val Palot è segnalata una forte criticità lungo il tratto di strada che da Palot conduce al Colle di S. Zeno, dove la neve ha superato il metro di altezza. Ora, secondo il servizio Meteomont e Aineva Lombardia, il pericolo valanghe sta diventando il problema più immediato soprattutto a quote oltre i 1.000 metri: la neve, infatti, è caduta su un terreno non ghiacciato, ricoperto da folta vegetazione prativa d'alta quota. Le precipitazioni che continueranno ancora per qualche ora, creano tutti i presupposti per un rischio elevato. Allarme dunque che richiede la massima attenzione con l'invito pressante a non frequentare zone a rischio, soprattutto a partire dalla giornata di lunedì 7 dicembre e fino a pericolo rientrato.

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