PIENONE SULLE NEVI
Domenica affollata nelle località montane. Già al risveglio un lungo serpentone di auto si è messo in viaggio alla volta delle valli bergamasche. Sia pur con gli impianti di risalita fermi, come imposto dall’ultimo Dpcm, sono state veramente tante le persone che già della prima mattinata si sono avventurate lungo le piste con ciaspole, bob o praticando sci d’alpinismo. Parcheggi pieni e tanta gente nei rifugi, come nel caso degli Spiazzi di Gromo, dove ai 1.650 metri del rifugio Vodala, tra i primi ad aprire in Alta Valle Seriana, si è registrato, nel pieno rispetto delle norme vigenti, il tutto esaurito.. Notevole afflusso anche a Valcanale di Ardesio, dove sia pur con il rifugio Alpe Corte ancora chiuso, in molti hanno deciso di intraprendere un'escursione. Non ha fatto eccezione Lizzola, qui sci alpinisti e ciaspolatori si sono incamminati sui molti itinerari che la zona offre. Decine le auto costrette a fare dietro front a Gandino. Bloccato l’accesso alla strada che collega con il Monte Farno. Il Pizzo Formico e il rifugio Parafulmine, anche in queste località si è registrato il pienone. Stesso copione al Passo della Presolana e al Monte Pora. A Schilpario e Colere molti turisti sono stati costretti a rinunciare nel raggiungere le varie destinazioni, oppure a parcheggiare molto più lontano rispetto alle vie d'accesso alle varie escursioni. Passo dei Campelli, Conca di Epolo e pista di sci di fondo hanno fatto la gioia dei tantissimi appassionati. Amanti dello scialpinismo hanno approfittato della bella giornata per salire da Colere verso la Presolana con le pelli ai piedi. Un assalto che ha certo fatto tirare un respiro di sollievo a bar e ristoratori, al loro primo giorno di riapertura dopo il secondo lockdown. Così la prima giornata in zona gialla, complice anche la chiusura dei centri commerciali, ha portato molta gente a puntare verso la montagna con un epilogo fatto di lunghe code al rientro.
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