UN DOLORE SENZA FINE
Era un infermiere del 118 di Bergamo, volontario della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino e speleologico, attento conoscitore dei luoghi impervi, della montagna e dei suoi pericoli. Claudio Rossi, 42 anni, ha perso la vita mercoledì 13 gennaio travolto da una valanga nella zona tra Costa Imagna e Brumano, nei pressi della Costa del Palio, dove si trovava in compagnia di un amico. L’allarme è stato lanciato poco prima delle 10:30. La valanga, che aveva un fronte di 50 metri, ha parzialmente risparmiato proprio il compagno d’escursione che, da solo, è riuscito a dare l’allarme. La centrale di SOREU ha subito mandato sul posto l'elisoccorso, proveniente da Bergamo, Sondrio e Como. Le squadre del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Spelologico sono state portate in quota con l'elicottero, dalle piazzole di Sant'Omobono Terme e di San Giovanni Bianco. Altri soccorritori erano pronti a partire dal Centro di Clusone. Claudio è stato ritrovato circa due ore dopo, attorno a mezzogiorno, dall’unità cinofila da valanga del Cnsas sotto una settantina di centimetri di neve, schiacciato contro un albero. È stato immediatamente soccorso dall'équipe sanitaria e portato all'ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo, dove è spirato nel primo pomeriggio, lasciando la moglie e i due figli. L'elicottero di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) è poi tornato a prendere l'amico e lo ha portato in ospedale per accertamenti. Poco dopo, intorno alle 15:00, è arrivato un altro allertamento per il mancato rientro di un uomo, sempre nel comune di Brumano. I tecnici sono allora ripartiti, portati in quota dall'elicottero. Nel frattempo, i Carabinieri hanno segnalato che l'uomo era rientrato da solo, senza bisogno di aiuto.
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