UOMINI VIOLENTI FERMATI DAI CARABINIERI

Ha affilato la lama di un’accetta, è salito sul suo trattore ed è partito da Canneto in provincia di Mantova, accecato da rabbia e rancore, per dirigersi verso Palazzolo nel bresciano, dove abita la sua ex moglie con i figli. A nulla sono valsi i tentativi del fratello di farlo ragionare. Ed è stato proprio quest’ultimo a lanciare l’allarme ai Carabinieri di Viadana, questo lunedì all’ora di pranzo e a permettere ai militari, grazie al passa parola tra le compagnie del territorio, di individuare a Chiari il malintenzionato. L'uomo, un 55enne italiano, è stato avvistato da due pattuglie del radiomobile di Chiari e della stazione di Rudiano, ma non si è fermato all'alt ed ha continuato la corsa speronando i mezzi militari con le grosse ruote posteriori del trattore, fino a Ponteglio dove l'uomo si è trovato di fronte una betoniera. Non riuscendo a superarla, ha inserito la retromarcia, ha urtato l'autoradio dei carabinieri per fuggire ma è stato boccato dai militari che sono riusciti a salire sul mezzo e a disarmarlo. Il 55enne, non nuovo ad episodi di violenza domestica, è stato condotto davanti al giudice che, constatandone anche la pericolosità sociale, ha disposto il suo trasferimento nel carcere di Brescia. Ed è stato arrestato dai carabinieri di Quinzano d'Oglio, sempre nel bresciano, per maltrattamenti in famiglia, il senegalese 31enne che la sera del 7 febbraio ha picchiato, ubriaco, la moglie e se l'era presa anche con la figlia minore. Quando, su richiesta della donna i militari della Stazione di Verolanuova e Quinzano d’Oglio sono intervenuti, l'uomo ha continuato anche in loro presenza ad inveire contro la moglie accusandola di tradirlo e minacciadola di morte. La donna è stata portata in ospedale e ha sporto denuncia racconando oltre un ano di vessazioni.Condotto presso il carcere di Canton Mombello il GIP ha convalidato l’arresto disponendo la liberazione con divieto di avvicinamento alla moglie ed alla figlia minore.

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