STORIE DI VIOLENZA CHE FANNO RIFLETTERE
Una storia che sconvolge e lascia l'amaro in bocca due volte: perché quando si parla di violenza nei confronti di un minore non ci sono parole adatte a spiegare l'orrore e perché in questo caso, accusato di violenza, è una persona che non doveva essere a piede libero. Il 22enne nigeriano che nei giorni scorsi si sarebbe fatto ospitare per cena da un connazionale presso una famiglia della provincia di Brescia e che avrebbe approfittato di un momento di distrazione dei genitori per abusare della bimba di 3 anni presente in casa, pare che fosse scappato qualche giorno prima dal Cie di Nuoro. Ad accorgersi che la bimba aveva dei dolori e a portala in ospedale, sono stati i genitori che hanno subito collegato il malessere della piccola al fatto che poco prima, nella loro casa, c'era stato un estraneo, che loro non conoscevano ma che era stato invitato da un cugino e quindi era stato accolto come un amico di famiglia. Sarebbero bastati pochi minuti all'uomo per chiudersi in camera con la piccola prima che il papà della bambina andasse a controllare. Dopo la denuncia dei genitori e i primi riscontri medici che confermerebbero i sospetti, è scattata la caccia all'orco e il 22enne è stato trovato a Castegnato, dove aveva cercato rifugio dalla sorella, ed è stato arrestato per violenza sessuale aggravata. Da una storia di violenza, che riguarda i minori, ad un'altra che tocca da vicino una famiglia in cui mamma e bambini chiedono aiuto alle forze dell'ordine per difendersi da un uomo che potrebbe essere pericoloso. L'arresto in Valle Camonica di un 35enne per maltrattamenti nei confronti della ex moglie, è la testimonianza che la violenza nei confronti delle donne è tra noi ed è in molte case. E' latente in alcune relazioni, basta una scintilla per farla scoppiare ed è spesso alimentata da alcol e droghe. L'ultimo caso di violenza in Valle Camonica è quello che ha portato in carcere un 35enne italiano che ha precedenti per furto e per spaccio di droga e che, secondo le accuse, non accetta di essere lasciato dalla ex moglie e di dover lasciare quella che considera la sua casa dove vivono anche le figlie piccole. Vista la pericolosità dell'uomo, le forze dell'ordine lo stavano tenendo d'occhio, per tutelare la donna e le bambine. Su proposta dei carabinieri di Breno il Tribunale aveva infatti disposta per lui la sorveglianza speciale con l'obbligo di dimora nel comune di Bienno. Il 35enne aveva l'obbligo di dimora in un altro paese della Valle Camonica e non poteva abbandonare la sua abitazione di notte. Obblighi violati durante alcuni tentativi dell'uomo di tornare sotto il tetto coniugale, a gennaio e a febbraio, fino a domenica scorsa quando si sarebbe introdotto con forza nell'abitazione della donna, spaventandola, privandola del cellulare e malmenandola tanto da spingerla a chiudersi in una stanza. La donna avrebbe atteso con pazienza che l'uomo si addormentasse e a quel punto sarebbe riuscita a chiedere aiuto. A quel punto il 35enne sarebbe scappato e i carabinieri lo hanno raggiunto nel suo appartamento.
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