TRAGEDIA IN PRESOLANA

Una notte di ricerche sulla neve, con gli uomini della stazione di Clusone della VI delegazione orobica del Soccorso alpino a terra e l'elicottero del 118 di Brescia abilitato per il volo notturno dal cielo alla ricerca del 67enne di Vertova che non aveva fatto ritorno a casa dopo un'escursione sulla regina delle Orobie e il tragico ritrovamento solo nella mattinata di sabato del suo corpo ormai privo di vita alla base della parete nord-ovest della Presolana. Le ricerche dell'uomo, sono cominciate nel tardo pomeriggio di venerdì quando il suo ritardo rispetto ai tempi previsti per il rientro ha allarmato i familiari, che hanno chiesto aiuto e si è messa in moto la macchina della ricerche. L’uomo era partito giovedì, aveva infatti deciso di pernottare in quota nella notte tra giovedì e venerdì, per poi salire sulla cima della Presolana. Non si sa se sia stato colto da malore, se sia precipitato, che cosa sia successo. Lo stabiliranno le indagini. Il corpo dell'escursionista, dopo il recupero, è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria che deciderà come procedere. Le ricerche hanno movimentato oltre che gli uomini della VI delegazione orobica, stazione di Clusone, anche mezzi aerei. Nella notte fra venerdì e sabato al lavoro l'elisoccorso di Areu da Brescia abilitato per il volo notturno. Durnate le perlustrazioni sono state individuate delle tracce e così, mentre l’elisoccorso esplorava l’area dall’alto, le squadre del Cnsas hanno perlustrato la zona della Grotta dei pagani fino alla cima. Questo sabato una volta fatto chiaro è arrivato in zona l'elicottero del 118 di Bergamo con il quale è stato recuperato il corpo dell'escursionista. Dopo l’accertamento del decesso e il nulla osta, il corpo dell’escursionista è stato recuperato e portato in camera mortuaria. Si attendono le decisioni dell'autorità giudiziaria. Tra l'altro dal 16 febbraio scorso è in vigore un'ordinanza del sindaco di Castione della Presolana, Angelo Migliorati che vieta ogni tipo di attività escursionistica nella conca della Presolana fino al prossimo 31 marzo, salvo altre disposizioni, a causa del pericolo valanghe, ma anche ovviamente per contenere la presenza di escursionisti in zona. Nelle scorse settimane molte persone avevano, infatti, raggiunto la zona.

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