MORTI NEL BRESCIANO

Incidenti, ritrovamenti, morti accidentali. Ore cariche di accadimenti nella nostra provincia, a partire dal primo pomeriggio di martedì 16 marzo, quando un 59enne, disperso dalla sera prima, è stato ritrovato senza vita tra i boschi di Odolo. Il mancato rientro dell’uomo- Lizi Xhavit, di origini albanesi - aveva preoccupato i familiari, che hanno subito allertato le forze dell’ordine. Le ricerche hanno impegnato la V Delegazione Bresciana del Soccorso Alpino e Speleologico, le Stazioni di Valle Sabbia e Valle Trompia, i Vigili del fuoco, l'Associazione nazionale Carabinieri con i cinofili e gruppi locali di protezione civile. Le cause della morte sono ancora in fase di accertamento: l’'ultimo contatto con la famiglia risaliva proprio alle 20 di lunedì, quando in una telefonata alla moglie aveva detto di essere sulla via di casa.  Tragiche conseguenze anche per il tamponamento avvenuto tra due mezzi pesanti sull’Autostrada A4, in territorio di Calcinato. Lungo la Milano-Venezia, in direzione della Serenissima, tra il casello di Brescia Est e Desenzano del Garda, poco dopo le 18 l’autista di un furgone non ha notato la coda di veicoli che gli si parava di fronte, andando a schiantarsi contro un camion. Ad avere la peggio il 44enne di origini romena alla guida del furgonato che ha perso la vita, schiacciato all’interno della propria cabina. Inutile ogni tentativo di soccorso, gli uomini del 118 - accorsi sul posto con la Polizia Stradale di Verona Sud – non hanno potuto fare altro che constarne il decesso. Sembra esserci una tragica fatalità invece dietro la morte di Luisella Gaia, trovata senza vita dal marito nella sua legnaia a Manerba del Garda. La 59enne è deceduta a causa di un colpo di arma da fuoco, sparato inavvertitamente proprio da lei stessa, forse a causa di una caduta, mentre tentava di liberarsi di alcuni roditori che infestavano il ripostiglio della sua abitazione. A questo hanno portato le indagini condotte dalla magistratura, coadiuvata dai Carabinieri di Salò.

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