700 MILIONI PER LA MONTAGNA
Il mondo della montagna riceverà ristori e indennizzi contenuti con una misura di oltre 700 milioni di euro nel decreto Sostegni che prevede un fondo ad hoc per la montagna e tutta la filiera di aziende e lavoratori danneggiati dalla stagione perduta. La misura è diretta, per il 70%, alle attività dei Comuni montani che nel 2019 hanno registrato presenze turistiche fino a 3 volte superiori al numero dei residenti. Il resto delle risorse andrà agli altri Comuni e alle attività commerciali dei comprensori sciistici, dalle baite ai negozi di noleggio sci, ai maestri di sci e alle scuole di sci. Si tratta di una misura prima e unica nel suoi genere, mai adottata prima in Italia e, soprattutto, non prevista dai ristori del Governo che ha gestito la prima fase della pandemia ed ha preceduto l'attuale Governo. Per quanto riguarda questa specifica misura, fortemente voluta da Mariastella Gelmini, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie del Governo Draghi, bresciana che conosce molto bene il territorio lombardo e quello delle valli alpine bresciane in particolare, per la prima volta si parla di Maestri e Scuole di Sci, di impianti di risalita e del mondo variegato ed in grave sofferenza che caratterizza la montagna invernale, messa in ginocchio dalla grave situazione attuale e da un inverno dove c'è stato lo stop delle attività sulla neve. Luca Masneri, Sindaco di Edolo e membro del Consiglio nazionale dell'Anci, interviene sull'argomento illustrando le principali caratteristiche del fondo nel quale si parla di rifugi, baite, alpeggi, impianti di risalita, professionisti quali Guide alpine e Maestri di sci, attività economiche strettamente legate alla stagionalità invernale ed estiva della montagna. Il Fondo di 700 milioni di euro si trova nelle disponibilità del Ministero delle Finanze e sarà ripartito da un decreto del Ministero del Turismo, di cui è titolare il Ministro Massimo Garavaglia, che a sua volta ha già ben chiaro il percorso da riservare in via prioritaria alle sofferenze del mondo della Montagna. Per i lavoratori stagionali e del turismo, quindi anche quelli della montagna, che non hanno altre forme di sostegno, quali pensione, indennità mensile di disoccupazione, cassa integrazione, il decreto prevede inoltre una tantum di un’indennità onnicomprensiva di 2.400 euro, pari ad una spesa complessiva di 900 milioni di euro. E infine al settore del turismo vengono destinati 1,7 miliardi di euro, che oltre al Fondo montagna e i sostegni per i lavoratori stagionali, includono anche 100 milioni di euro per le fiere. Inoltre, arriverà anche una quota parte del fondo da 200 milioni per ristoranti e bar dei centri storici e una parte dei 10 miliardi a fondo perduto.
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