SPERANZA PER IL FUTURO DEL LAGO

Nel Sebino la popolazione ha bisogno di essere sostenuta: infatti, la sua riduzione negli ultimi 10 anni ha convinto ittiologi, esperti del settore, amministratori pubblici, in, primis Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comunità montana del Sebino bresciano, della necessità di sostenere nello speciale “reparto maternità” dei pesci del Sebino, l'incubatoio di via degli Orti di Clusane, l'incontro tra uova spremute dalle femmine di luccio e liquido seminale dei maschi. L'uscita serale delle barche avviene sotto la supervisione di Gianluca Cominini, responsabile del Nucleo ittico-venatorio della Polizia provinciale di Brescia che, con i colleghi, in questi anno ha provveduto alla delicata, continua e preziosa azione di ripopolamento delle acque del lago, partendo dai coregoni per arrivare quanto prima al ripopolamento della tinca. Le uova spremute e fecondate subito in barca vengono conferite all’incubatoio di Clusane. Lì se ne prendono cura gli ittiologi esperti ed i volontari dell’Associazione pescatori bresciani. Quando le larve si schiudono, liberato del guscio che le contiene, con un'azione mirata e precisa vengono raccolte in sacchi da trasporto contenenti ossigeno e acqua alla stessa temperatura di quella del lago dove vengono seminate dagli agenti della Polizia provinciale, nell'habitat a loro più idoneo dove possono crescere e diventare preziosi e sani lucci adulti.

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