“NON ODIARE CIO’ CHE NON CONOSCI”

“Non odiare ciò che non conosci – Io sono cacciatore”, recita il manifesto comparso in questi giorni su un camion vela parcheggiato presso l’area di servizio La Sosta di Esine. Si tratta di un manifesto itinerante che sta girando la provincia di Brescia in difesa dei diritti dei cacciatori in seguito al manifesto choc comparso nei mesi scorsi a Brescia in zona Sant’Eufemia, firmato dalla LEAL – Lega Antivivisezione” e dalla LAC – Lega Abolizione Caccia” contro la caccia, che rappresentava i cacciatori come degli assassini con mani grondanti di sangue. A ritrovarsi davanti al manifesto giunto anche in Valle Camonica, che nelle tappe di Brescia e di Bergamo era stato imbrattato, questo sabato 10 aprile, sono stati alcuni cacciatori autonomi camuni, pochi nel rispetto delle norme anti Covid della zona rossa, che accompagnati dall’europarlamentare Pietro Fiocchi, dai consiglieri regionali Floriano Massardi e Francesco Ghiroldi, hanno voluto ribadire che la caccia è tradizione e fa parte della storia del nostro territorio. “Non odiare ciò che non conosci” è uno slogan che, di fronte ai numerosi atti intimidatori e vandalici che si verificato costantemente ai danni dei capanni e dei cacciatori, invita al dialogo e al confronto, a conoscere l’attività venatoria, un’attività a favore dell’ambiente, dei boschi, della loro conservazione. L’invito è di non fare di tutta l’erba un fascio, cioè di non considerare bracconieri tutti i cacciatori che invece rispettano un rigido disciplinare sull’abbattimento dei capi e delle specie e il cosiddetto vademecum del cacciatore, che tra le altre cose, prevede rispetto delle coltivazioni agricole, delle distanze dai centri abitati e dai fabbricati, che vieta reti trappole e tagliole. L’iniziativa ha l’obiettivo di distendere, in modo pacifico, il clima sempre più teso che si è venuto a creare attorno al mondo venatorio.

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