DUE GITE IN MOTO FINITE IN TRAGEDIA

Quasi un morto al giorno in provincia di Brescia sulle strade nelle ultime due settimane, da quando è scattata la zona gialla. Le molte persone sulle strade, soprattutto nei fine settimana, complice la voglia di riassaporare un po' di libertà, aumentano il rischio di incidenti. Dal 27 aprile all'8 maggio si registrano nove morti, 19 dall'inizio dell'anno. Tre morti solo nella giornata di questo sabato: le vittime sono Danilo e Chiara Ghitti, papà e figlia di Travagliato sbalzati dalla sella della moto e finiti in un fossato nel cremonese e Ferruccio Arsuffi, un 61enne bergamasco finito fuori strada con la sua moto a Idro. Danilo e Chiara Ghitti, 55 anni lui e 26 anni lei, erano uniti dalla passione per le gite in moto, per le escursioni e per i viaggi insieme. Il padre operaio, ex volontario della protezione civile, molto conosciuto in paese; la figlia una brava ragazza, riservata, che amava stare con la sua famiglia. Questo sabato mattina stava percorrendo un incrocio già teatro di gravi incidenti, a Pieve San Giacomo nel cremonese, tra la sp 33 e la provinciale 27 sulla quale procedeva un Suv con a bordo padre e figlio di 55 e 19 anni. Ad un tratto l'impatto, con la moto che finisce dritta contro l'auto. I due motociclisti vengono sbalzati dalla sella e finisco nel fossato a lato della strada. L'auto si accartoccia e rimane in bilico sul parapetto di un ponte. Padre e figlio illesi e sotto choc, escono dall'auto e si mettono in salvo. Per padre e figlia finiti nel fossato invece, a decine di metri dall'impatto, non c'è nulla da fare. Inutili i tentativi dei soccorritori del 118 di rianimarli. La notizia della tragedia ha sconvolto il paese di Travagliato che in queste ore si stinge attorno alla moglie di Danilo Ghitti e madre di Chiara Ghitti, che ha perso in colpo solo tutta la sua famiglia. Poche ore dopo in provincia di Brescia la notizia di un altro terribile incidente: lungo la provinciale 58 a Idro zio e nipote stanno procedendo uno davanti all'altro durante una delle tante gite insieme. Ad un tratto, lungo una curva pericolosa, lo zio, Ferruccio Arsuffi di 61anni, bergamasco, non sarebbe riuscito a tenere la carreggiata e sarebbe finito contro una jeep che sopraggiungeva nella direzione opposta, con a bordo due donne e due bambine, una di 10 e l'altro di un anno e mezzo. Ferite lievi e tanto spavento per loro, mentre per il motociclista non c'è stato niente da fare. E' finito contro la roccia e tutti i tentativi di rianimarlo da parte del nipote che era con lui e dei sanitari poi, sono stati vani.

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