RIVENDEVANO ON LINE MERCE RUBATA

Ad insospettire i militari dell'arma sono stati i molti annunci on line attraverso i quali una coppia di rumeni residente ad Artogne vendeva utensili elettrici professionali, generalmente utilizzati per i lavori nei cantieri edili: trapani, livelle laser, smerigliatrici e avvitatori di note marche del settore. Hanno voluto vederci chiaro, quindi hanno monitorato gli annunci e hanno identificato i venditori, marito e moglie rumanei di 33 e 32 anni residente a Piancamuno, hanno rintracciato la loro residenza ed hanno perquisito il garage. Vi hanno trovato e sequestrato numerose valige con utensili professionali di marca per un valore di circa 100 mila euro. Le successive indagini – il tutto ha preso il via nell'aprile dello scorso anno – i carabinieri di Artogne hanno scoperto che tutta la roba era di provenienza illecita, frutto di furti in cantieri di numerose città del Nord Italia. Il garage della coppia era il magazzino dove veniva stoccata la roba prima di essere rivenduta e spedita agli acquirenti ignati della sua provenienza. Controlli incrociati sui computer e sui telefoni della coppia hanno permesso di ricostruire migliaia di chat relative alle trattative per la compravendita del materiale con descrizione dei prodotti, fotografie e prezzo. I carabinieri con un lavoro minuzioso hanno catalogato la refurtiva e gran parte della stessa è stata restituita agli aventi diritto, che nel frattempo avevano presentato denuncia di furto. A chiusura delle indagini il GIP ha emesso per la coppia un'ordinanza di custodia cautelare, in carcere per lui, ai domiciliari per lei. L'arresto è avvenuto nella mattina di questo martedì quando i militari hanno di nuovo perquisito l'abitazione dei due trovandovi un'altra decina di attrezzi, 70 confezioni di spazzolini elettrici e circa 5000 euro in contanti, ritenuti di provenienza illecita. Marito e moglie devono rispondere di ricettazione. In carcere a Bedizzole sono invece finiti due italiani e un tunisino accusati di sequestro di persona e lesioni. I tre avrebbero sequestrato per una notte e percosso un 24enne che doveva incontrarsi con suo amico a Desenzano del Garda per restituirgli una somma di denaro. Al suo posto ha trovato i tre che lo hanno picchiato, sequestrato e rapinato prima di darsi alla fuga. Sono stati incastrati dalle telecamere di sorveglianza ed ora sono in carcere. I carabinieri di Gambara hanno invece arrestato un 61enne di Leno in seguito ad un'indagine partita nel 2020. L'uomo è accusato di spaccio. I militari hanno documentato la cessione di almeno 600 dosi di cocaina fra ottobre 2019 e lo stesso mese del 2020.

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