TRAGEDIA SUL LAGO DI GARDA
L’estate è alle porte, la zona bianca, le prime giornate con gli amici, magari nei pressi di uno specchio d’acqua per rinfrescarsi e scampare per qualche ora all’afa. Purtroppo, dopo quanto registrato qualche giorno fa a Gorle, nel fiume Serio, dove un 17enne, Ibrahim Seck, ha perso la vita annegato, di fronti agli occhi del fratello, si è consumata un’altra tragedia, teatro questa volta il lago di Garda. A perdere la vita, nelle acque antistanti Peschiera, in corrispondenza della spiaggia del “Campanello”, un 20enne di origini senegalesi, la cui identità è ancora ignota. A dare l’allarme alcuni testimoni che, a seguito di un tuffo dal pontile, non hanno più visto riemergere il ragazzo. Sul posto si sono subito precipitati quattro carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda e un sottoufficiale della Guardia Costiera che, a loro volta, si sono tuffati nel punto indicato dai testimoni. A rendere difficoltose le ricerche l’acqua torbida del lago: ci sono voluti circa 15 minuti prima che il giovane venisse recuperato e portato in salvo, privo di coscienza. Sulla spiaggia nel frattempo era sopraggiunto il personale medico del 118 che sul posto ha provveduto ad eseguire tutte le manovre di rianimazione utili a ripristinare il battito cardiaco. Soltanto dopo un’ora, il cuore del 20enne, seppur in maniera flebile, è tornato a battere. A quel punto il ragazzo è stato intubato e ricoverato in codice rosso presso l’ospedale di Peschiera dove, purtroppo, poco dopo ha smesso di vivere.
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