RIPARTE LA BALA CREELA
Il tipico suono della pallina di crine di cavallo, dura e compatta, sul tamburello o creèla, fa capire a tutta la contrada che lì si sta giocando l'antico torneo della palla lanciata nel campo avversario con rete, o caccia, mobile che l'arbitro, o scior, sposta a seconda di dove i giocatori conquistano terreno. Rimasta in silenzio per oltre un anno e mezzo, ecco tornare a Gianico, dove esiste una sede, un'Associazione, un'organizzazione che richiama appassionati dalla Vallecamonica e dalle valli vicine. E la prima uscita, un po' faticosa per mancanza di allenamento, è stata comunque un successo. Rotto il ghiaccio, i tornei di bala creèla sono ripresi un po' ovunque, mentre l'Associazione di Gianico sta organizzando trasferte a Siena e ad Alba, dove già i camuni si sono confrontati con altri giochi analoghi. Molto attesa è la trasferta in Valtrompia, dove per i camuni appassionati c'è sempre molto filo da torcere.
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