DROGA E SOLDI NELL'AUTO MODIFICATA

Modifica l'auto per nascondere 3 chili di cocaina e 120 mila euro, ma non sfugge alla Polizia di stato di Brescia che arresta il corriere della droga. Nel pomeriggio di martedì 31 agosto fra le province di Brescia e Bergamo la Polizia di Stato ferma una Volkswagen Touran che sfreccia ad alta velocità. Nulla pare insospettire gli agenti se non l'atteggiamento nervoso dell'uomo a bordo, un marocchino, che li spinge a portare l'auto in questura per un'ispezione pù approfondita. L’intuito degli investigatori si è rivelato esatto. Non senza stupore, infatti, i poliziotti si sono ritrovati davanti a una scena da film, scovando dei doppi fondi ricavati sotto i sedili anteriori, che il 25enne marocchino aveva celato mediante un ingegnoso meccanismo elettronico azionato con un magnete 3 chili di cocaina confezionati in quattro buste di nylon termosaldato e sotto il sedile del passeggero in un altro scomparto che si è aperto azionando un altro magnete, 122 mila euro in contanti. Il metodo utilizzato per nascondere la droga richiama quelli messi in campo dai cartelli internazionali dei trafficanti che escogitano sempre nuovi metodi per occultare la droga. Nei piani d’azione di alto livello, l’occultamento delle sostanze rappresenta uno degli elementi cruciali. Un sistema di trasporto ingegnoso e studiato al dettaglio è indispensabile per il trasporto dei grossi quantitativi di droga, che a scadenze fisse partono dai luoghi di produzione per arrivare a quelli di trasformazione e consumo. Specie nei lunghi tragitti, le tecniche utilizzate per nascondere la droga sono le più varie. Fra i nascondigli più ricorrenti i doppifondi delle valigie, i vani realizzati nei serbatoi e nei cruscotti delle auto, i containers, i barattoli per le conserve e la frutta sciroppata, i tubetti per i dentifrici e le creme, le intercapedini realizzate nelle suole e nei tacchi delle scarpe. I vani scoperti all’interno del veicolo fermato a Brescia erano davvero ingegnosi. Ricavate nello spazio sottostante i sedili anteriori, mediante una modifica della carrozzeria, le cavità erano accessibili esclusivamente azionando un sistema idraulico di sollevamento a comando elettromagnetico. In pratica, dopo aver aperto il vano portaoggetti lato passeggero (per alimentare elettricamente il sistema) ed inserita la chiave d’accensione, lo spostamento del magnete sul cruscotto, ha permesso al sedile di sollevarsi, svelando la droga e i soldi. Un contegno molto sofisticato e costoso certamente realizzato da professionisti. Ora sono in corso le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, per ricostruire eventuali trasporti. Dopo la convalida dell’arresto al cittadino marocchino è stata applicata la custodia cautelare presso il carcere di Brescia. In azione sul territorio della provincia di Brescia anche la Stradale che nell'ultima settimana ha contestate 919 infrazioni al codice della strada : 71 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 46 per uso del telefono cellulare durante la guida, durante i controlli 13 conducenti sono stati trovati positivi allʼalcooltest. La polizia stradale di Boario ha anche rintracciato l'automobilista, residente a Roma che il 19 luglio ha provocato un incidente nella galleria San Carlo lungo la provinciale 510 nel comune di Marone. Cercavano un'Audi. La svolta alle indagini grazie al titolare di una carrozzeria che aveva ancora in officina le parti del veicolo sostituite e grazie alla fattura di riparazione. Rintracciato il conducente non ha potuto che ammettere le proprie responsabilità. Sono gravi le conseguenze giuridiche previste per il conducente che fugge dopo aver provocato lesioni, sarà infatti denunciato per omissione di soccorso e fuga, due reati che, al di là delle conseguenze penali ed amministrative, denotano anche la mancanza di senso di civiltà e correttezza nonché della capacità di assumersi le proprie responsabilità.

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