PROGETTO PASTURS

Dopo 12 settimane di alpeggio, scendono a valle gli ultimi volontari che hanno preso parte al Progetto Pasturs nell’area del Parco delle Orobie bergamasche. 60 volontari (dai 18 anni ai 45 anni) appositamente formati hanno dedicato il loro tempo ad aiutare gli allevatori coinvolti del progetto. L’avventura è cominciata a giugno, quando si è tenuto il corso di formazione dei volontari, servito a farli entrare nel giusto clima e metterli al corrente delle più importanti tematiche e modalità di comportamento da tenere in alpeggio. Dopo queste due giornate di formazione, i volontari hanno trascorso da 1 a 3 settimane in alpeggi della provincia di Bergamo, aiutando i pastori nel loro lavoro. In particolare, i volontari si sono occupati della sorveglianza del gregge, di montare e smontare le recinzioni elettrificate, hanno aiutato i pastori nella gestione dei cani, sensibilizzato i turisti e gli allevatori sulle tematiche di tutela della biodiversità oltre ad essere stati di aiuto nelle faccende quotidiane (cucinare, accendere il fuoco, fare il fieno, aiuto nella gestione delle pecore malate ecc.). Pasturs ha messo in contatto il mondo degli allevatori con altre persone che hanno una provenienza diversa, persone che vivono e lavorano in contesti diversi, studenti, veterinari, appassionati di montagna, ecc. valorizzando le tradizioni umane e facendo conoscere il mondo dell'allevamento transumante e i prodotti che ne derivano. I volontari sono entrati a far parte della vita delle famiglie degli allevatori che li hanno ospitati, aiutando nella vita di tutti i giorni e scambiando esperienze, instaurando spesso amicizie profonde e condividendo le difficoltà della vita in alpeggio. Gli studenti universitari, inoltre, hanno avuto la possibilità di effettuare un tirocinio e di rendere l’esperienza protagonista della loro tesi di laurea. Il progetto ha visto uno straordinario coinvolgimento dei giovani provenienti da tutta Italia. L’estate di volontariato ha lasciato molto soddisfatti i partecipanti tanto che il 90% vorrebbe ripetere l’esperienza anche nel 2022.

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