IL GHIACCIAIO SCOPERTO
Decine di tecnici e operai della società Carosello, società impiantistica che fa parte del Consorzio Pontedilegno-Tonale, hanno ripetuto l'operazione iniziata nel 2008 con la posa e la cucitura dei teli geotessili sul ghiacciaio del Presena, facendo l'operazione inversa a fine settembre quando il sole passa più basso dietro le creste dei “Denti della vecchia” della cima Presena, del Maroccaro e del Lagoscuro e le temperature della notte sono già decisamente molto più basse. A giugno, come una sorta di un enorme pannello parasole che ha rimandato all'atmosfera i caldi raggi del sole estivo, i teli avevano iniziato la loro azione di copertura e salvaguardia dello strato nevoso. Erano quindi stati cuciti tra loro tutelare il ghiaccio dai raggi solari e ridurne lo scioglimento. Fenomeno, questo, che i glaciologi chiamano “ablazione”. Liberato ora il manto di neve e ghiaccio salvaguardato dai teli, entrano in azione i glaciologi del Museo delle Scienze di Trento che dovranno valutare la condizione del ghiacciaio per vedere i risultati raggiunti e quanta neve invece si è persa comunque con lo scioglimento estivo. Le misurazioni fatte ad aprile hanno verificato che l'accumulo invernale aveva portato lo spessore di neve a quattro metri. Nonostante lo scorso inverno gli impianti fossero rimasti chiusi a causa della pandemia, sul ghiacciaio dieci cannoni sparaneve con una portata oraria di 220 metri cubi sono stati comunque azionati per aumentare e consolidare lo strato nevoso. Il Presena è una delle meraviglie che la natura ha donato al territorio. Un vero patrimonio dell’umanità. Per questo esperti, operatori del settore, Società Carosello e Consorzio Ponte di Legno-Tonale stanno facendo tutto il possibile per preservarlo e restituirlo all'ambiente. L'impegno economico, per la società Carosello, non è certo marginale: 420mila euro di investimento, per una “coperta” di teli che, anno dopo anno, è aumentata del 250% fino a superare i 100mila metri quadri. Il settore coperto con il geotessile ha evidenziato valori medi di albedo (l’unità di misura del potere riflettente di una superficie) di 0,64 contro un valore medio di 0,43 per il resto della superficie glaciale. Il settore coperto in media ha un assorbimento di energia solare del 36% mentre la superficie non coperta ha assorbito il 57% dell’energia solare. Complessivamente l’azione del telo nel modulare i flussi energetici radiativi assorbiti dal ghiacciaio porta, per il periodo di sperimentazione, ad una riduzione dell’ablazione del 52%. Questa estate, i teli hanno permesso di salvare 2 m di ghiaccio, in linea con il trend degli ultimi anni. Dal 2008 a oggi si può ben parlare di centinaia di migliaia di metri cubi di ghiacico, quindi acqua dolce, salvati dall'intervento dell'uomo sul ghiacciaio del Presena.
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