UN NERO PROFUMATO E PREZIOSO

Si è tenuto a Breno un incontro tra tartuficultori e tartufai dare vita all'associazione che unisca tutti gli appassionati di tartufi della Valcamonica, cercatori e coltivatori in particolare del Tuber melanosporum, la specie più diffusa in questo territorio. Giacomo Manganoni da almeno cinque anni si dedica a questa attività, grazie alla creazione di una tartufaia in un terreno di proprietà nel suo paese, nella località Videt, realizzata dopo aver appreso le tecniche basiche da un grande esperto: Virgilio Vezzola. Dal 2019, attraverso la ditta da lui creata, la «Manganoni tartufi» che opera in particolare per la ristorazione, Giacomo è pronto per lanciare l’associazione territoriale. Lo scopo è fare sinergia e rete, generando nuove basi di sviluppo locale, dando voce a chi intraprende azioni collettive, aggregando bisogni e risorse. Come principale promotore, Manganoni sostiene che l’associazione dovrà essere «un incubatore aperto a diverse categorie di persone: giovani, tartufai, imprenditori e progettisti». Hanno presentato opportunità e sviluppi della possibile Associazione: Virgilio Vezzola, presidente dell’Associazione tartufai bresciani e Luigia Giacometti, dottoressa in Economia delle cooperative ed enti non profit, che ha spiegato le normative di settore.

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