ALZANO ANCORA IN PRIMA LINEA
Sono passati 34 mesi dal lontano febbraio 2020, ma lui, il virus è ancora li. Un anno dopo il V-day, nel reparto Covid dell’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo, l’unico dell’Asst Bergamo Est ora attivo, su 30 posti, 20 sono occupati, mentre a Lovere altri 10 letti Covid subacuti, tutti occupati, sono riservati ai pazienti che vengono trasferiti dal nosocomio seriano, una volta superata la fase acuta della malattia. Il 27dicembre 2020 fu, ad Alzano, così come al Papa Giovanni di Bergamo, a Codogno e allo Spallanzani di Roma, divenuti luoghi simbolo dell’emergenza sanitaria, un giorno importante, simbolico, l’inizio della campagna di somministrazione dei vaccini che nella provincia bergamasca ha superato le due milioni di dosi somministrate, con il 90% di over 12 che hanno concluso il ciclo primario.Mentre gli altri ospedali dell’Asst Bergamo Est sono Covid free, in quello di Alzano provengono pazienti anche da fuori provincia, alcuni intubati e portati nelle terapie intensive, non sono mancati i decessi, quattro solo la scorsa settimana, tutti non vaccinati, di età avanzata. Per i non vaccinati, che in reparto sono il 70% dei ricoverati, il quadro clinico è lo stesso di un anno fa, cioè polmoniti devastanti. I vaccinati con due dosi, invece, sviluppano forme medio-lievi. Dovendo riassumere l’anno trascorso possiamo dire che, nei 12 mesi precedenti su 100 positivi 15 erano ospedalizzati, quest’anno, dopo un anno di vaccinazione, gli ospedalizzati sono 7 e l’80 per cento di loro non è stato vaccinato. Doveroso aggiungere, quanto sia importante lo sforzo di tutti, la maggiore responsabilità collettiva che non è soltanto sottoporsi alla somministrazione del vaccino, ma anche rispettare la quarantena, usare le mascherine ed evitare contatti ravvicinati.
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