TIENE IL COMMERCIO OROBICO

Non sono certo mancate le creticità ma a Bergamo città così come in provincia la rete degli esercizi commerciali ha tenuto nell’anno che abbiamo appena salutato. È andata meglio di quanto si temesse, lascia intendere Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo. Dopo un 2020 funesto, caratterizzato dalla diminuzione delle imprese del terziario, il 2021 registra nel complesso una lieve crescita delle attività commerciali. In città nel quarto trimestre dello scorso anno erano 4.260 contro le 4.222 di fine 2020; in provincia 23.921, 167 in più dello stesso periodo dell’anno della pandemia. A Bergamo città, secondo l’elaborazione di Ascom su dati camerali, prosegue il trend positivo delle attività della somministrazione. Bar e ristoranti registrano una crescita del 4,63% con 33 attività in più nell’ultimo anno. Cala, invece, il numero delle attività del commercio alimentare, 15 in meno. Per quanto riguarda la provincia, si conferma la tenuta della rete di imprese dopo le perdite registrate nel 2020. Le iscrizioni alla Cciaa sono cresciute di 167 unità. “Due anni di pandemia, afferma il direttore di Ascom Bergamo, hanno duramente provato il nostro settore e i numeri positivi non devono trarre in inganno. Il numero delle imprese tiene, ma più per orgoglio degli imprenditori e per mancanza di alternative lavorative che per reale opportunità economica.

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