PACE E LIBERTA' CONQUISTE DOLOROSE
Rosi Romelli di Rino di Sonico, partigiana a 14 anni per seguire il papà e la mamma sui monti della Valle Camonica ha tenuto il discorso ufficiale del 25 aprile a Paisco Loveno, dove l'Unione dei comuni delle Alpi Orobie ha celebrato la 77esima festa della Liberazione. Erano presenti i rappresentanti dei comuni di Aprica, Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Corteno Golgi, Edolo, Incudine, Monno, Malonno, Ponte di Legno, Saviore dell'Adamello, Sellero, Sonico, Temù, Vezza d'Oglio e Vione, delle associazioni d'arma e combattentistiche, di Anei, Fiamme Verdi e ANPI, gli alpini e la protezione civile. Il corteo, aperto dalla banda musicale di Demo, ha sfilato partendo dal municipio per arrivare alla chiesa dove si sono tenuti i discorsi ufficiali prima della messa officiata da don Simone Ziliani. Rosi Romelli con i suoi 92 anni ha ribadito con forza che la libertà, la democrazia e la pace sono state conquiste dolorose ma non per questo sono scontate, anzi, la preoccupano i rigurgici nazisti e fascisti che aleggiano anche nel nostro Paese. Fare memoria che presuppone impegno e non è nostalgico ricordo, questo il senso della celebrazione del 25 aprile a maggior ragione oggi con una guerra alle porte dell'Europa e con tanti conflitti ancora aperti su più fronti che ci fanno pensare che, appunto, libertà, pace e democrazia non sono scontate lo ha detto il sindaco di Paisco Loveno che ha fatto gli onori di casa durante la manifestazione per ricordare il 25 aprile.
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