ECCO COSA, DOVE E COME SI VOTA

Questa domenica i cittadini italiani, per la nona volta dal 1979 ad oggi, sono chiamati al voto per eleggere i 73 deputati italiani che comporranno il Parlamento Europeo di Strasburgo in cui siedono in tutti 751 europarlamentari che diventeranno 705 dopo la Brexit. Si tratta dell'unica istituzione europea eletta dal popolo che ha il compito di approvare le leggi che riguardano tutti i cittadini europei e che vengono recepite poi dai 28 Stati membri e decide su come verranno spesi i soldi dell'Unione europea. Saranno i nuovi eurodeputati ad eleggere il presidente della Commissione europea che è un po' il consiglio dei Ministri d'Europa: qui siederà un membro per ogni Stato. Tutti gli oltre 400 mila cittadini europei stanno votando in questi giorni e dai risultati che i vari partiti otterranno nei singoli Stati dipende la composizione complessiva del nuovo parlamento europeo in cui i partiti dei singoli stati siedono in gruppi e alleanze insieme ai partiti degli altri Stati che hanno la stessa visione dell'Europa. Recarsi al voto è un dovere civico e in Italia è facoltativo e infatti l'affluenza cala ogni anno, mentre in Belgio, Cipro, Grecia e Lussemburgo è obbligatorio. Chi ha compiuto 18 anni, può recarsi ai seggi dalle 7 del mattino fino alle 23. Il seggio di riferimento nel paese di residenza è indicato sulla propria tessere elettorale. Per votare bisogna presentarsi muniti di documento di identità e appunto la tessera elettorale. Vi verrà consegnata una scheda di coloro grigio in cui saranno illustrate le 16 liste in campo con il loro simbolo e con i loro candidati. Bisogna barrare con una X il simbolo della lista scelta e scrivere a fianco fino ad un massimo di tre nomi scelti tra quelli della lista: si può scrivere solo un nome, se ne possono scrivere due (ma devono essere un maschio e una femmina) oppure se ne possono scrivere tre (ma devono sempre essere di genere diverso). Sempre questa domenica dalle 7 alle 23 in 3800 comuni in tutta Italia si vota anche per eleggere il sindaco e il consiglio comunale che dopo 5 anni di mandato vanno rinnovati. Nelle nostre valli i comuni al voto sono Vezza d'Oglio, Temù, Vione, Monno,Paisco Loveno,Corteno Golgi, Edolo, Sonico, Capo di Ponte, Cerveno, Cedegolo, Sellero, Berzo Demo, Cevo e Saviore, Angolo Terme, Piancogno, Malegno, Lozio, Cividate, Breno, Braone, Ceto, Niardo e Cimbergo, Monte Isola, Iseo, Sulzano, Sale Marasino, Marone e Zone, Pisogne, Gianico ma anche Azzone, Colere, Schilpario, Valbondione, Vertova, Albino, Cenate Sopra e Cenate Sotto, Cene, Cerete, Oneta, Onore, Peia e Piario, Fino del Monte, ma anche Castelli Calepio, Casazza, Endine, Fiorano al Serio, Fonteno, Foresto Sparso, Monasterolo del Castello, Grumello del Monte, Tavernola Bergamasca, Trescore, Ranzanico, Castro, Rogno e Lovere e Sarnico. I comuni più grossi sono Romano di Lombardia, Seriate, Dalmine, Albino e il capoluogo Bergamo. Sulla scheda elettorali sono stampati i nomi dei candidati a sindaco con il contrassegno della lista che li appoggia. Per votare si traccia un segno sul simbolo della lista o sul nome del sindaco. Non è possibile il voto disgiunto cioè scegliere un candidato e una lista differente da quella a cui è collegato. Nei comuni con meno di 5mila abitanti si può esprimere una preferenza per un candidato al consiglio comunale. Il nome va scritto nello spazio sotto il simbolo della lista. Nei comuni che hanno tra i 5mila e i 15mila abitanti le preferenze possono essere due, ma devono essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Vince il candidato che avrà più voti totali. Alla lista del sindaco eletto vanno i due terzi dei seggi disponibili in consiglio comunale, i restanti vengono distribuiti tra le altre liste secondo il criterio proporzionale.

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