NUBIFRAGIO IN BERGAMASCA

È stata una serata di duro lavoro quella che ha visto impegnati una 59ina di vigili del fuoco. Colpa della bomba d’acqua e della grandine che intorno alle 19 di venerdì 24 maggio hanno colpito la Bergamasca, creando numerosi disagi nell’hinterland e nei Comuni ai piedi della Valle Seriana. In particolare la zona tra Nembro, Villa di Serio, Torre de Roveri, dove è esondato il torrente Zerra e Scanzorosciate. Nelle frazioni di Tribulina e Negrone sono straripati il Gavarnia e il Gamberone, oltre alla Roggia Borgogna. L’acqua ha invaso le strade, trasformate in un vero e proprio fiume di fango. Il tutto nel giro di una mezz’ora. Centinaia le chiamate giunte al comando provinciale dei vigili del fuoco. Molti gli automobilisti rimasti bloccati lungo la superstrada tra Pedrengo e la Galleria Montenegrone. Ma anche a causa dei danni all’asfalto e alle decine di cantine e box privati invasi dall’acqua e grandine. A Gavarno un’officina è stata completamente aggredita dal fango. A Torre de Roveri, invece, i pompieri hanno dovuto mettere in sicurezza il tetto di una casa, in fiamme dopo essere stato colpito da un fulmine. La situazione è rientrata intorno alle 21, anche se le operazione di bonifica si sono protratte molto più a lungo. Un grazie di cuore, lo rivolgono gli amministratori dei comuni colpiti dalla violenza del maltempo: i volontari della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale, i tecnici comunali, Il Consorzio di Bonifica e le aziende di manutenzione, Uniacque e Provincia.

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