3 MORTI IN ACQUA IN POCHI GIORNI
Cristian Pasqua, 30 anni, è annegato ieri pomeriggio in un canale d'acqua che costeggia il fiume Oglio a Cividino: il ragazzo, come era solito fare in estate, si era tuffato e non era più riemerso. Una sorta di premonizione del padre, che stava lavorando nel giardino poco distante, lo ha spinto a verificare se tutto stava andando bene, quando ha visto il corpo del figlio in acqua senza vita. Papà Adriano si è tuffato e lo ha portato sulla riva scoscesa del canale, chiamando aiuto a gran voce. I primi ad arrivare uno zio di Cristian e il custode del vicino santuario di Nostra Signora di Cividino che hanno immediatamente chiamato il numero d’emergenza. In attesa che arrivassero i soccorsi, Adriano ha anche praticato il massaggio cardiaco a Cristian fino a quando sono arrivati gli operatori della Croce Rossa di Palazzolo sull’Oglio e la squadra dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Treviglio. Vista la gravità della situazione è giunta anche una squadra medica specializzata con l’elisoccorso dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Purtroppo per il giovane non c'è stato nulla da fare, nonostante sapesse nuotare ed avesse anche un brevetto da sub. Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri di Grumello che hanno ricostruito la dinamica dell'incidente, Cristian potrebbe aver avuto un malore o avrebbe preso un colpo mentre si tuffava in acqua. I soccorritori hanno medicato una profonda ferita che il padre di Cristian si era procurato tuffandosi in acqua per salvare il figlio. E questa domenica mattina poco dopo le 10.00 in Bergamasca si è sparsa la notizia di un altro annegato, questa volta nel fiume Brembo a Brembate. La vittima è Ennahal Abdeghani, marocchino di 27 anni. Il giovane abitava da un paio d’anni a Cologno al Serio e mancava da casa da mercoledì, quando erano partite le ricerche. L’allarme è scattato nella zona di via Stretta alla fontana, vicino al vecchio lavatoio del paese, quando un corpo è stato avvistato da un passante nel fiume, a circa 10 metri di distanza dalla riva. Il cittadino ha chiamato il 112 e sono scattati i soccorsi. Sul posto il 118 con i vigili del fuoco, i sommozzatori e i carabinieri. Per ora non viene scartata nessuna ipotesi, da un malore, ad una disgrazia, ad un gesto volontario. In una sola settimana sono tre le vittime di annegamento in Bergamasca: Pietro Fumagalli, 77enne di Vaprio d'Adda Vaprio d’Adda, morto, nella tarda serata di mercoledì 8 giugno, quindi Cristian Cristian Pasqua questo sabato a Cividino e Ennahal Abdeghani questa domenica a Brembate. Altri due interventi urgenti per persone ripescate in acqua in queste ultime ore: pochi minuti prima di mezzogiorno di questa domenica a Villa d'Almé in via Gotti una donna è stata ripescata dalle acque del Brembo e trasferita in codice giallo al papa Giovanni di Bergamo, mentre a Pontoglio verso le 14.30 è stato recuperato un 46enne nel fiume Oglio, residente a Rovato di origine rumena: era entrato in acqua, forse dopo aver mangiato, ed è stato colto da un malore. Fortunatamente la spiaggia in quel momento era molto frequentata e alcune persone lo hanno trasportato subito a riva, incosciente. Tra i soccorritori c’era anche un’infermiera che gòi ha subito praticato il massaggio cardiaco. Sul posto sono intervenute la Croce Rossa e l’auto medica di Palazzolo, con l'elicottero del 118 di Bergamo che ha trasferito il 46enne alla Poliambulanza di Brescia in codice rosso.
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