SEQUESTRATI 7 KG DI COCAINA LIQUIDA

Tre arresti e 7 chili di cocaina liquida sequestrati. La guardia di finanza di Varese assesta un duro colpo al traffico internazionale di stupefacenti provenienti dal Sud America. La droga era destinata al mercato lombardo e non solo. L'operazione è scattata dopo l'arresto a Malpensa di un cittadino italiano proveniente da Montevideo che aveva nascosto la roba in contenitori di bevande alimentari con l’etichetta di olio di cocco e sciroppo di agave. Le indagini, svolte sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno permesso di scoprire che dietro al traffico c'era un pericoloso sodalizio criminale. Sono state supportate da analisi economico finanziarie, trasferimenti di denaro, studio dei tabulatiri telefonici, intercettazioni, pedinamenti. In carcere è finito oltre all'italiano pizzicato con la roba un ecuadoregno personaggio di spicco del traffico internazionale di stupefacenti, già ricercato in ambito europeo e di un suo connazionale con dimora nel comune di Milano che stava organizzando un ulteriore importante trasferimento di cocaina liquida, sostanza che in questa forma è più difficile da rilevare. 7 mila le dosi che sarebbero state recuperate dai sette chili sequestrati. Ha coinvolto anche la provincia di Brescia l'operazione UNDERLICENSING 2022 condotta dal Nucleo speciale beni e servizi della guardia di finanza che ha portato alla denunciat di 18 persone ed al sequestro di 110 software di progettazione ingegneristica, architettonica, calcolo strutturale e certificazione energetica irregolari. 25 lgli studi di progettazione e le società coinvolte nell'indagine. Il 70% delle società e studi controllati è risultato utilizzare software irregolari nelle attività di progettazione e disegno tecnico, sicurezza, calcolo strutturale e certificazione energetica degli edifici, anche con riferimento a ristrutturazioni ed interventi legati al superbonus 110%.Tutti i computer con programmi pirata sono stati sequestrati. Sono state elevate multe per oltre 14 milioni di euro, il doppio del volore di mercato dei sofware illegali. L’operazione si è svolta anche con il contributo del S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti-Contraffazione della Guardia di Finanza), destinato alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale ed alla tutela del corretto funzionamento dei mercati di beni e servizi.

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