15 ARRESTI PER TRAFFICO DI DROGA

Quindici persone sono state arrestate all'alba dai carabinieri del ROS insieme ai militari di Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia su ordine del GIP di Caltanissetta, in seguito alle indagini della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia. Sono accusate di associazione per delinquere per la produzione e il traffico di marijuana e hashish. Tre delle persone arrestate devono anche rispondere di intestazione fittizia di beni e un'altra di possesso di armi e munizioni. Tra gli arrestati ci sono due sorelle di 29 e 36 anni, una barista in un bar dell'ovest bresciano e l'altra assistente di laboratorio scolastico, che si erano trasferite a Rovato pochi mesi prima. Fanno parte di una famiglia siciliana che avrebbe prodotto e venduto droga. Per 13 dei presunti membri del sodalizio criminale, è stato disposto il carcere, mentre due sono ai domiciliari con braccialetto elettronico. Nell'ambito dell'operazione denominata "Albana", scattata mercoledì mattina per contrastare la criminalità organizzata e mafiosa in provincia di Enna, sono state effettuate perquisizioni in Germania su due soggetti residenti a Colonia, su disposizione della DDA di Caltanissetta tramite un Ordine di Indagine Europeo, eseguite dalla Polizia Criminale con la collaborazione del ROS nell'ambito di una cooperazione internazionale con EUROPOL. Il traffico di droga partiva dalla Germania verso Barrafranca ed era gestito da italiani della zona emigrati in Germania. Le indagini sono iniziate dopo che il figlio di uno degli indagati, tornato dalla Germania in Sicilia, era stato arrestato il 4 dicembre 2021 con 300 grammi di cocaina. Le successive indagini, tramite intercettazioni, controlli e pedinamenti, hanno evidenziato rapporti con l'Italia, utilizzando telefoni criptati, con soggetti già condannati in via definitiva per associazione mafiosa e italiani coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti. In particolare è emerso un collegamento tra due degli indagati e la criminalità organizzata di Catania, Ognina e Picanello. Un gruppo di catanesi, con la complicità di un'intera famiglia di Barrafranca, avrebbe allestito una grande piantagione di Cannabis Indica in serra, con annessa raffineria, per la produzione di marijuana e hashish, scoperta insieme a un grande quantitativo di armi e munizioni illegali il 25 novembre 2022. Le successive indagini hanno rivelato l'esistenza di un sodalizio criminale specializzato nella produzione, lavorazione e distribuzione interprovinciale di sostanze stupefacenti, con l'accertamento di numerose armi poste sotto sequestro.

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