5 MORTI IN POCHE ORE

Non ha fine la scia di sangue per incidenti stradali gravi, alcuni mortali, di queste ultime ore: ben 4 in provincia di Bergamo dalle sera di mercoledì ed uno poco prima di mezzanotte a Lumezzane, tra Piazzale Europa e via Brescia: un 31enne alla guida di un'auto, su cui viaggiavano altri tre giovani, è morto sul colpo. L'auto, a seguito dell'impatto, si è ribaltata finendo contro un muro ed incendiandosi. Il giovane alla guida di Villa Carcina è morto nell’abitacolo dell'auto che si è ribaltata ribaltata, quindi è finita finita contro un muro, vicino alle tubature del gas ed ha preso fuoco. Pare che l'auto viaggiasse ad alta velocità e avrebbe perso aderenza a causa della pioggia. Sull’auto vi erano altri tre giovani, estratti dal rogo dell’utilitaria da una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona e che sono stati i primi ad intervenire dopo l’impatto. Ferito in modo grave un 20enne, trasferito in ospedale in codice rosso, meno gravi gli altri due passeggeri. Il 31enne, invece, è morto sul colpo: il suo corpo è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco. Ed è dolore e incredulità nella comunità di Costa Volpino per la morte di Michelina d'Angelo, la 71enne investita e uccisa attorno alle 8.00 di questo giovedì mentre attraversava la centrale via Nazionale, teatro frequente di incidenti anche mortali, che vedono coinvolti purtroppo pedoni per lo più anziani. La donna, originaria di Avellino, stava attraversando sulle strisce pedonali, quando è stata investita da uno scooter condotto da un 55enne che viaggiava da Lovere a Costa Volpino. Nonostante l'arrivo tempestivo dei soccorsi sanitari, per l'anziana non c'è stato nulla da fare. Michelina Dell’Angelo viveva nelle “Case Dalmine” in via Nazionale: dallo scorso anno era vedova e lascia nel dolore le due figlie. Il 55enne alla guida dello scooter, caduto a terra ha riportato invece alcuni traumi ed è stato trasportato all’ospedale di Esine in codice giallo. E abitavano e lavoravano in provincia di Bergamo le vittime del tragico incidente di mercoledì 15 giugno lungo la Teem: Massimiliano De Letteriis e Stefanita Toeder, tubisti industriali per un’azienda di Lallio, stavano rientrando alla base dopo un’intensa giornata di lavoro. Alle 17,45 erano scesi dal furgone per verificare la tenuta del carico che portavano quando un tir li ha falciati. Per entrambi non c’è stato nulla da fare: sono morti sul colpo e sui loro corpi è stata disposta l’autopsia. Alla guida del Tir pare ci fosse un italiano di 40 anni che non si è fermato e che avrebbe preso la prima uscita dalla Teem: la targa del Tir è stata però segnalata da alcuni testimoni. Rintracciato poche ore dopo l’incidente, nella zona di Muggiò, in provincia di Monza, l’autista è stato arrestato con le accuse di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso. Infine, non ce l'ha fatta il 62enne boliviano che era stato investito mentre era in bicicletta da una BMW lungo la ex-statale 525 a Dalmine. E' morto nel pomeriggio di questo giovedì al Papa Giovanni di Bergamo. 5 vittime della strada tra Brescia e Bergamo in poco meno di due giorni rappresentano un bilancio preoccupante, al quale si aggiunge il bilancio pesante dei tanti feriti, alcuni gravi, coinvolti in incidenti stradali, come quello accaduto tra Schilpario e Vilminore in località Manna nel pomeriggio di giovedì, dove un tedesco di 57 anni in bicicletta, partecipante al Tour Transalp, si è scontrato frontalmente con un'auto che procedeva in senso opposto. Il ciclista è finito in una scarpata per una decina di metri procurandosi numerose ferite: è stato soccorso con una delicata quanto spettacolare manovra da parte degli uomini del soccorso alpino della Valle di Scalve, dei Vigili del fuoco di Darfo e del personale dell'elicottero del 118 di Sondrio.

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