INCIDENTE MORTALE NELLA NOTTE
Gravissimo incidente attorno alle 5.10 di questa domenica 9 febbraio a Rogno, in via Nazionale, all'altezza dei numeri civici 79 e 81. Un'Alfa Romeo Mito scura con a bordo 4 ragazzi, che procedeva verso Costa Volpino, affrontando l'ampia curva che immette nella strettoia del paese, ha sbandato a destra impattando contro il guardrail, quindi ha divento un paracarro in granito che ha fatto da leva, facendo decollare l'auto che è finita violentemente all'altezza di circa 2 metri contro un grosso palo di ferro dell'illuminazione, inclinandolo verso la casa del civico 79 e quindi è ribaltata, al centro della carreggiata, fermandosi ruote all'aria. Immediato l'allarme da parte degli abitanti della zona svegliati dal forte rumore provocato dall'incidente. Sul posto sono giunte in sequenza due ambulanze da terra dei Volontari della Croce blu di Lovere e di Camunia Soccorso, l'automedica da Esine con il medico rianimatore a bordo che, a sua volta, ha richiesto l'intervento dell'elicottero da Brescia. I primi soccorsi hanno descritto la scena come “raccapricciante”. Infatti, i quattro occupanti dell'auto capottata e schiacciata a terra, tutti giovani di 18, 20, 21 e 27 anni, erano intrappolati dentro l'abitacolo. Nel frattempo sono giunto sul posto anche i vigili del fuoco di Lovere che hanno provveduto ad estricare i feriti dalle lamiere, affidandoli ai sanitari. Per uno di loro, Matteo Simonetti di 27 anni alla guida non c'era più nulla da fare. E' morto praticamente sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Gli altri tre giovani, tutti di Sellero, due sono fratelli, sono stati trasferiti uno in volo al civile di Brescia in codice rosso dall'elicottero del 118 di Brescia atterrato nel campo da rugby di Rogno, gli altri due negli ospedali di Esine e di Lovere: non sarebbero in pericolo di vita. Sul posto sono giunte due pattuglie della Polizia stradale di Bergamo per i rilievi di legge, con un funzionario, mentre da Breno sono sul posto 3 pattuglie di carabinieri tra cui l'aliquota Radiomobile, con il supporto dei colleghi di Costa Volpino e successivamente del Radiomobile di Clusone. La salma di Matteo Simonetti è stata trasferita al papa Giovanni di Bergamo a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'auto sui cui viaggiavano i 4 giovani è stata posta sotto sequestro.
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