GIORNATA NERA PER LA MONTAGNA
Tragedia senza precedenti in montagna sulla Marmolada, dove questa domenica 3 luglio attorno alle 13.45 è crollato un importante seracco di ghiaccio sotto punta Rocca a quota 3.300 metri,: al momento il bilancio indica sei morti, otto feriti e un numero imprecisato di dispersi, per i quali le speranze sono praticamente nulle. Una valanga di neve, ghiaccio e roccia nel suo passaggio di circa due chilometri lungo il versante trentino ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano delle cordate. I soccorsi della Protezione civile del Trentino sono scattati immediatamente: sono stati impiegati sei elicotteri, personale del Soccorso alpino e speleologico del Trentino e del Veneto con le unità cinofile, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza provenienti anche dalle vicine province di Bolzano, Belluno e Venezia. I feriti sono stati accolti in negli ospedali di Trento, Belluno e Bolzano: sono state recuperate anche 4 persone illese. Nel frattempo sono state emanate ordinanze di divieto di accesso e percorrenza dell’area interessata dalla valanga congiuntamente dai Comuni di Canazei e Rocca Pietore, fino a quando non sarà accertata la natura del distacco con gli opportuni rilievi glaciologici e geologici. Oggi con tutte le precauzioni necessarie per il pericolo di altri distacchi, sono riprese le ricerche a bordo dell'Elicottero di Soccorso trentino, dotato di strumenti avanzati per la ricerca di dispersi in zone impervie. Interventi del soccorso alpino, fortunatamente per episodi non drammatici, nelle valli bresciane e bergamasche in questa afosa prima domenica di luglio: a Monno alle ore 15.00 sono intervenuti ni tecnici della Stazione di Edolo, insieme con il Soccorso alpino Guardia di finanza, per un biker che si era infortunato mentre stava scendendo su un sentiero dal Monte Pagano, nella zona del Mortirolo, che aveva riportato la lussazione di una spalla. L’infortunato è stato raggiunto da un sanitario del Soccorso alpino: dopo la prima valutazione sul posto, è intervenuto l'elicottero del 118 di Brescia che ha trasportato il biker in ospedale. Alle 16.20 è stato soccorso un escursionista che si trovava sopra il rifugio Prudenzini, lungo il sentiero che porta al bivacco Giannantonj e che si era dovuto fermare per un forte dolore al torace; l'uomo aveva dato l'allarme al 112 la cui centrale operativa ha inviato sul posto le squadre del Soccorso alpino e l'elisoccorso di Bolzano, che ha raggiunto l'uomo, lo ha recuperato e portato in ospedale per accertamenti. Tre interventi in poche ore anche per il soccorso alpino orobico della Stazione di Valbondione: il primo alle 13.00, per una pensionata di 74 anni che si trovava nei pressi del rifugio “Due baite” a Lizzola, per la sospetta frattura di una caviglia. Tre tecnici saliti con un fuoristrada nella zona l’hanno valutata e poi portata in paese, dove attendeva l’ambulanza. Contemporaneamente altro intervento sul sentiero che da Fiumenero porta al rifugio Brunone, dove in zona si trovata già un tecnico del soccorso alpino che ha allertato il 112 per un ragazzo che aveva dolori a un ginocchio: sul posto è arrivato l’elisoccorso di Como i cui sanitari hanno valutato il giovane e poi lo hanno trasportato in ospedale. Terzo intervento per un malore di una escursionista di 58 anni che aveva avuto un malore al rifugio Vodala, agli Spiazzi di Gromo: anche in questo caso si trovava in zona un tecnico della Stazione della Valbondione del Soccorso Alpino che ha chiesto aiuto ai colleghi che sono saliti con una squadra da Clusone con in fuoristrada attrezzato e la donna è stata portata a valle, dove c’era l’ambulanza che l’ha poi portata in ospedale a Piario.
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