TRAVOLTO DA UN TIR, ADDIO A ROBERTO POIATTI

Dolore e sconforto per l’intera comunità di Trezzo sull’Adda per la perdita di Roberto Poiatti, l’ex Comandante dei Carabinieri travolto e ucciso da un tir in A4 vicino al casello di Grumello del Monte in direzione Bergamo nella serata di questo lunedì 11 luglio. Nato nel 1963 a Darfo Boario Terme, in Valle Camonica, Poiatti era cresciuto nella frazione di Fucine, ma già da ragazzino si era trasferito a Trezzo sull’Adda seguendo il padre Carabiniere, che gli trasmise la passione per l’Arma. Divenne infatti Maresciallo operando in diverse stazioni della provincia orobica, fino alla scelta anni fa, di dimettersi per avviare un’attività imprenditoriale, la Novatrec di Sovere, azienda specializzata nella produzione di profili, trafilati, guaine in silicone e gomma, oltre che tubi e cavi tessili. Roberto dopo il lavoro, prendeva tutte le sere l’autostrada A4 per tornare a Trezzo. Pare che lunedì sera fosse rimasto in zona un po’ più a lungo per un appuntamento con un cliente entrando al casello di Grumello del Monte per fare ritorno a casa. Solo poche centinaia di metri dopo, con l’auto ferma in in corsia d’emergenza si è consumata la tragedia. Ancora da chiarire le cause all’origine dell’incidente mortale. La Procura di Bergamo ha disposto la restituzione del corpo alla famiglia e ha disposto una perizia sull’auto dell’imprenditore. A travolgere Poiatti un tir condotto da un camionista straniero, in seguito altre vetture si sono fermate sul posto, ma non si sa se e come siano state coinvolte. Ancora da chiarire anche il movente che ha portato l’uomo a fermarsi e scendere dal veicolo così pericolosamente. Un uomo energico e pieno di vita racconta chi lo conosceva bene, grande tifoso del Milan ed uno dei fan più attivi di Umberto Tozzi. Un messaggio di cordoglio è giunto anche dalla sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Trezzo sull’Adda, che ha scritto: «A te, maresciallo dell’Arma dei carabinieri in congedo, e nostro socio fondatore dell’Associazione nazionale carabinieri: grazie infinitamente per avere sempre sostenuto e creduto in questo gruppo associativo da noi fondato nel lontano 2009. Resterai sempre con noi, buon viaggio, Roby». Roberto Poiatti lascia nel dolore la moglie Marieke, di origini olandesi e i due figli di 27 e 23 anni. L’intera comunità si stringe nel dolore dei famigliari.

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