ACCORDO PER I MEDICI DI BASE

Regione Lombardia e i sindacati dei medici di base hanno ratificato il nuovo accordo integrativo regionale. Si tratta di incentivi e proposte per valorizzare i medici della sanità territoriale e migliorare il servizio per i cittadini. 15 milioni di euro, quelli messi a disposizione della Regione per concretizzare alcuni punti: sostenere le aree disagiate, sviluppare gli ambulatori medici temporanei, favorire la medicina di gruppo e potenziare il personale di studio a supporto dei medici. Da evidenziare che sarà previsto un compenso aggiuntivo per i medici operanti in aree ritenute disagiate che si fanno carico di assistere i pazienti cosidetti “orfani”. Per assistere i pazienti a cui non è possibile assegnare un medico, è invece prevista la possibilità di attivare nei giorni feriali un ambulatorio medico temporaneo in orario diurno. “L’accordo era un atto dovuto – è il parere di Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo –, che va ad affrontare alcune criticità immediate. Diverso è invece ripensare in maniera più profonda il sistema delle cure primarie e la professione”. Intanto continuano i disagi in alcune località, come nel caso di Gandellino e paesi limitrofi. Da alcuni giorni infatti per 1.500 cittadini dei comuni di Gromo, Valgoglio, Gandellino e Valbondione non mancano disagi per l’assenza del medico di base. La preoccupazione si è diffusa nelle ultime ore, quando un comunicato della segretaria dell’unico medico presente sul territorio, annunciava l’assenza per malattia. A questo si aggiunge il disagio che alla segretaria non è possibile prescrivere. “Qualche giorno fa ci siamo riuniti e abbiamo deciso di prorogare per un anno il compenso che corrispondiamo alla segretaria del dottore in questione” ha commentato la sindaca di Gandellino Flora Fiorina, che tra l’altro è medico. “Sappiamo che attualmente il medico è assente per malattia. Anche in questo caso, comunque, avrebbe dovuto cercarsi, e so che non è facile, un sostituto. In passato l’ho a volte sostituito, ma ora sono troppo oberata di lavoro per poterlo fare”.

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