CAPRIOLO UCCISO ILLEGALMENTE

Questo mercoledì 5 ottobre nel pomeriggio una pattuglia della Polizia Provinciale di Brescia del Nucleo Ittico Venatorio, operante in Vallecamonica, ha sequestrato un bellissimo esemplare di capriolo maschio abbattuto con munizioni spezzata e con l'ausilio di un cane segugio. Nel Comprensorio alpino c4 la caccia agli ungulati e quindi anche al capriolo è consentita esclusivamente in caccia di selezione nelle giornate di lunedì giovedì e sabato solo con l'uso della carabina a palla unica. Ora il trasgressore, oltre a rispondere all'autorità giudiziaria per caccia con mezzi vietati dovrà, sbosare una somma di 3000 euro quale rimpiazzo del capo non essendo autorizzato al prelievo dell'ungulato all'interno del Comprensorio Alpino C4. Il Comprensorio Alpino, infatti, è un Ente privato che possiede delle finalità pubbliche e che si occupa della gestione faunistica, venatoria, nonché ambientale di una porzione di territorio regionale. Ciascun comprensorio alpino, a seconda della provincia di riferimento, possiede il proprio statuto e Legge Regionale: tutti seguono i dettami della Legge 11 febbraio 1992 n° 157. A livello organizzativo un Comprensorio Alpino è retto da un comitato di gestione che è costituito da un totale di 20 componenti. Questi vengono nominati in precedenza dalla Provincia e rappresentano le associazioni territoriali agricole, venatorie, ambientalistiche e gli enti locali. Si tratta di un’organizzazione per la gestione del territorio alla quale la norma riconosce dignità del diritto. Intanto gli uomini della Polizia provinciale hanno avuto segnalazione del probabile avvistamento dell'orso che trascorre il letargo invernale nella selvaggia Val Bresciana nella foresta demaniale della Valgrigna in territorio tra Bienno ed Esine. Sono state trovare due capre sbranate e sono in corso le verifiche genetiche per stabilire quale animale le abbia attaccate e uccise. Il lavoro degli uomini del nucleo ittico-venatorio della Polizia provinciale di Brescia in questi periodi dell'anno si fa maggiormente intenso proprio per gli episodi appena citati: il compito di informazione, prevenzione, vigilanza e repressione diventa fondamentale per la difesa attiva dell'ambiente del bosco e della montagna.

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