ATTENZIONE ALLE MODIFICHE DELLE BOLLETTE
“Attenzione alle modifiche contrattuali delle bollette, potrebbero essere illegittime se non previste da contratto”. A lanciare l’allarme è l’ADICONSUM di Bergamo dopo aver ricevuto in queste settimane una serie di segnalazioni da parte dei consumatori che si sono visti recapitare dalle società energetiche le modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali, che in concreto in alcuni casi, si sono tradotte in maggiorazioni del 50% del prezzo energia o in prezzi stratosferici per il rinnovo del contratto in scadenza. Un’allerta questa, diffusa dall’Associazione in difesa ai consumatori, a seguito della presa di posizione da parte di ARERA e Antitrust che hanno inviato una nota congiunta per chiarire natura e vincoli delle “modifiche unilaterali dei contratti di energia elettrica e gas ribadendo che queste siano possibili solo “a specifiche condizioni” e che, a fronte dell’aumento dei prezzi dell’energia, alcune iniziative possano essere considerate delle pratiche commerciali scorrette o violazioni della regolazione di settore. Secondo quanto dichiarato dalla presidente Mina Busi, i fornitori di luce e gas, infatti, cercherebbero di scaricare i maggiori costi su famiglie e imprese nonostante lo stop alle modifiche unilaterali stabilito con il decreto Aiuti bis. L’articolo 3 prevede, nel caso di contratti sottoscritti sul mercato libero di energia e gas in corso, la sospensione delle clausole contrattuali che consentano modifiche unilaterali dei contratti di fornitura per la definizione del prezzo, fino al 30 aprile 2023. Sempre fino al 30 aprile 2023 definisce “inefficaci” i preavvisi comunicati (dopo il primo maggio 2022), prima della data di entrata in vigore del decreto, a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate. Il timore di ADICONSUM è che le società dell’energia si approfittino della paura dei consumatori di restare senza forniture in inverno e della confusione sui contratti per adottare comportamenti scorretti. Alcune società rescinderebbero già il contratto degli utenti considerati a rischio perché morosi o in ritardo con i pagamenti, tenendo nel portafogli solo i clienti benestanti, applicando così una scrematura della clientela in povertà energetica, fenomeno che colpisce circa il 9% delle famiglie italiane. Ma cosa fare in caso di ricezione di tali lettere? La presidente ADICONSUM Mina Busi invita a controllare se si rientri tra i casi in cui è illegittima la modifica unilaterale (la nuova norma sarebbe infatti applicabile solo a coloro che hanno stipulato il contratto nel mercato libero a prezzo bloccato), successivamente a visionare il contratto integralmente.
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