IL CICLAMINO COMBATTE LA FIBROSI COSTICA
La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa in Europa, ancora priva di una cura risolutiva, trasmessa da un gene difettoso da entrambi i genitori che, spesso, senza saperlo, sono portatori del gene CFTR mutato. In Italia sono 2 milioni i portatori sani, cioè una persona su 30 e 6.000 i malati, con 2 neonati con fibrosi cistica alla settimana. Attualmente l'aspettativa di vita di una persona con Fibrosi cistica è attorno ai 40 anni, ma sta crescendo grazie alla continua ricerca, unico strumento valido per trovare la strada per dare una risposta a questo grave problema sanitario. Per questo, la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi cistica lancia periodiche campagne mirate a raccogliere fondi per uno specifico progetto, come accade anche per i volontari della delegazione Vallecamonica-Franciacorta che in questo fine settimana stanno proponendo l'acquisto di ciclamini in vaso per sostenere un progetto dell'impegno complessivo di 130mila euro, che fa parte di una delle 5 grandi aree tematiche in cui si sviluppa la ricerca attuale. Il progetto affidato alla Delegazione di Franciacorta e Vallecamonica si basa sulla ricerca già effettuata sui peptidi antimicrobici derivati dal composto naturale esculentina molto efficaci contro il batterio Pseudomonas aeruginosa. Questi peptidi sono in grado di agire come potenziatori del canale CFTR che elimina il cloro dalle cellule per mantenere il loro equilibrio biochimico, cosa che per il paziente con fibrosi cistica non avviene. Ulteriore obiettivo del progetto è valutare la capacità dei peptidi selezionati di preservare l’attività antibatterica nel polmone attraverso un approccio multidisciplinare sia in vitro che in vivo. Per il paziente con fibrosi cistica sono ulteriori speranze di allungare in modo sostenibile l'esistenza. Dopo il positivo andamento della campagna presso il Centro Adamello di Darfo Boario Terme, nella giornata di domenica i ciclamini si possono trovare offerti dai volontari nelle parrocchie di Darfo, Pellaplepre, Montecchio e Corna.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!