MORTO OPERAIO 41ENNE PRECIPITATO DAL TETTO

E' morto in ospedale dopo due giorni d'agonia l'operaio di 41 anni di origini siciliane, residente in Brianza, precipitato da 9 metri di altezza nel pomeriggio di venerdì 14 ottobre a Beescia in via Achille Grandi. L'uomo stava lavorando alla rimozione di alcune coperture in amianto sul tetto della Società Telefonica Lombarda quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei tecnici del Servizio Psal di Ats Brescia, che svolgono la vigilanza sulla Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, degli uomini della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco, il 41enne ha sfondato una copertura in plexiglas cadendo al suolo. Immediato l'allarme lanciato dagli stessi compagni di lavoro dell'operaio che è stato soccorso dal personale del 118 intervenuto con l'ambulanza da terra e l'automedica il cui medico rianimatore ha provveduto ad intubarlo per poi trasferirlo d'urgenza alla Poliambulanza di Brescia, nel reparto di Rianimazione. Qui è sopravvissuto per poco più di 24 ore: il suo cuore ha cessato di battere nella notte tra sabato e domenica per i gravi traumi riportati alla testa ed al torace. Per il 41enne si trattava del secondo giorno di lavori sul tetto della società per rimuovere la copertura in amianto: a quanto si è appreso, l'uomo era pratico di questo tipo di attività con esperienza in questo settore molto delicato che richiede anche una formazione specifica. Ora saranno importanti anche le testimonianze dei colleghi che erano al lavoro con lui sul tetto in via Grandi. Come riferito dall'Osservatorio indipendente di Bologna sulle morti sul lavoro, dall'inizio dell'anno sono già 23 le morti bianche in provincia di Brescia, 88 in Lombardia, 1.233 in tutta Italia, di cui 631 sui luoghi di lavoro e i rimanenti negli spostamenti da e verso i luoghi di lavoro.

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