50 ANNI DI DIALISI IN VALLE CAMONICA
Prima del 1972 i pazienti camuni affetti da insufficienza renale, per fare la dialisi, doveva sposarsi fra Brescia, Bergamo, Varese, Verona, Ponte San Pietro e persino Bologna. Grazie alla lungimiranza del dott. Armando Barbolini e di un gruppo di pionieri guidati da Domenico Civelli il 15 aprile nacque il Comitato camuni per il rene artificiale che cominciò la sensibilizzazione sul tema. Poco più di un anno dopo, il 12 ottobre 1972, doo innumerovoli traversie e problemi, all'ospedale di Darfo veniva inaugurata la dialisi camuna. Il comitato, ottenuta l'autorizzazione del questore di Brescia, diede vita ad una raccolta fondi che, nonostante l'opposizione in primis di Regione Lombardia che avrebbe voluto istituire il centro dialisi solo nel nuovo ospedale di Valle Camonica (che sarebbe stato aperto solo 20 anni dopo), in breve fruttò 13 milioni di lire che permisero di acquistare i primi tre reni artificiali e dare il via al servizio. Nel 1983 vista la grande richiesta venne aperto il Centro di assistenza limitato che, dopo il devastante incendio che il 18 marzo 1990 distrusse la medicina e la dialisi dell'ospedale di Darfo, accolse il reparto fino al suo trasferimento definitivo a Esine dopo la sua apertura il 7 dicembre 1992. L'aumento dei pazienti indusse all'apertura di un centro dialisi anche a Edolo e poi a Darfo nel 1997. Dai primi tre dializzati del 1972 oggi il reparto di dialisi dell'ospedale di Esine segue fra gli 80 ed i 90 pazienti con una media di 10 mila dialisi ogni anno.
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