RICORDANDO IL DISASTRO DEL GLENO
Il 1 dicembre di ogni anno sulla Valle di Scalve cala un velo di tristezza. Un pesante fardello di ricordi riportano il pensiero alle 7.15 di quel 1 dicembre del 1923, quando la possente muraglia lunga 260 metri della Diga del Gleno si apriva in due e una massa d’acqua di 6 milioni di metri cubi si riversava, dallo squarcio di 80 metri, travolgendo in 15 minuti l’intera vallata, causando la morte di 356 persone, ma i numeri sono ancora oggi incerti, terminando poi la folle corsa, 45 minuti dopo, nelle acque del Lago d’Iseo. Come ogni anno anche questo 1 dicembre 2022 è occasione per non dimenticare. Ed è proprio per mantenere viva la memoria che abbiamo voluto proporvi la testimonianza raccolta alcuni anni fa, poco prima che Francesco Morandi sopravvissuto alla tragedia, compisse 100 anni. Francesco Morandi ricorda: “Mio padre mi portò via appena capì cosa stavano dissotterrando, ma io mi sognai di quella bambina per tante, tante notti”.
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