BEN ARRIVATO 2023

Strade vuote e silenziose, corre ancora l'anno 2022 e nelle case l'attesa del nuovo anno è scandita dai ritmi della tv che racconta di Benedetto XVI che se ne è andato proprio l'ultimo giorno dell'anno e poi il saluto tradizionale del presidente della Repubblica. Qualcuno ha scelto di trascorrere l'ultimo dell'anno nei ristoranti, gli agriturismo vanno per la maggiore, per i più giovani ad attirare sono soprattutto le feste in piazza, ma c'è chi ama ancora l'atmosfera di casa. Sembra una fine d'anno sonnollenta ma allo scoccare della mezzanotte si scatenano botti e fuochi d'artificio che rimbombano rumorosamente nelle valli ed illuminano un cielo carico di umidità. La guerra, una delle tante, è a due passi da noi. Come non pensare a chi sentendo botti e guardando le scie luminose ha il terrore negli occhi, l'effetto è lo stesso di bombe e missili. Ma le tradizioni vanno rispettate e così nonostante le ristrettezze e il caro bollette, le lamentela continue per l'aumento dei carburanti, gli italiani mandano in fumo migliaia di euro. Poi come d'incanto torna il silenzio, nell'aria aleggia l'odore acre dello zolfo e il fumo dei fuochi d'artificio ristagna nel fondo valle, come ristagna il nostro essere se non guardiamo ai cambiamenti che ci rendono migliori, all'essere e non all'apparire fatuo di un fuoco d'artificio che ti illumina la notte, ma solo per qualche istante e se non stai attento ti lascia nel tuo buio in ogni istante. Questo per augurare che il 2023 sia un anno pieno di cose per cui vale la pena battersi, di buoni propositi concreti, di trasformazioni in meglio altrimenti l'anno che sta arrivando – come diceva Lucio Dalla nell'anno che verrà – tra un anno passerà, io mi sto preparando, è questa la novità. La mattina del nuovo anno si riapre sonnolenta come le ore che hanno preceduto la mezzanotte di questa giornata che ci ha fatto scollinare fra 2022 e 2023 ma allo scoccare della mezzanotte come detto tutto l'entusiasmo per il nuovo anno si è fatto sentire. In alcuni casi persino troppo come a Borno dove, dopo lo stop imposto dalla pandemia, è tornata la tradizionale festa in piazza e dove, visti i disordini degli anni passati, i carabinieri della compagnia di Breno avevano organizzato un servizio d'ordine rinforzato. E' stato proprio alla vista di due militari che stavano semplicemente facendo un giro perlustrtivo che un 25enne di Darfo, probabilmente con troppo alcool in corpo, si è scagliato contro i carabinieri, così, senza una ragione precisa ingiuriandoli e poi spingendoli, prima uno e poi l'altro, fino a farli cadere a terra. Dopo una colluttazione i militari sono riusciti a far scattare le manette ai polsi del giovane che mentre veniva fatto salire in auto ha dato un calcio in faccia ad uno dei due (che è finito al pronto soccorso e ha avuto 10 giorni di prognosi) e non si è calmato finché non sono riusciti a portarlo in ospedale a Esine dove è stato sedato e dove si trova ora in stato di fermo che dovrà essere convalidato o meno dal giudice entro 48 ore. Nel tardo pomeriggio del 31 dicembre l'elisoccorso è atterrato a Piancamuno dove una ragazzina di 13 anni è stata investita da un'auto mentre camminava sul ciglio della strada. E' stata trasferita all'ospedale di Brescia ma le sue condizioni non sarebbero preoccupanti. Per il resto, con qualche intervento dei vigili del fuoco per incendi auto e cassonetti e il recupero del solito furgone che si è infilato in via Vigne, la notte è trascorsa abbastanza tranquillamente con molti interventi del 118 per malori, cadute o eccessi alimentari e alcolici che sono proseguiti per tutto il capodanno. E dopo le due disgrazie di Flero e Bienno – dove due uomini di 53 e 47 anni sono stati colti da malore e sono morti in azienda e per la strada – un altro malore, nella notte, a Darfo, si è portato via un rumeno 60enne colto da infarto sul pianerottolo di casa dopo aver litigato con la compagna. Il resto della notte è trascorso abbastanza tranquillamente.

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