RECORD DI ANIMALI CURATI A VALPREDINA
Anche gli animali selvatici possono avere bisogno di cure e, quando necessario, per il territorio provinciale di Bergamo e non solo, c’è un riferimento sicuro. Il 2022 è stato un anno record per quanto riguarda gli animali selvatici ricevuti e curati, al Centro di recupero WWF di Valpredina a Cenate Sopra, ben 3.457 esemplari, 795 in più rispetto al 2021. Il dato più alto in 23 anni di attività. La maggior parte degli esemplari portati nella struttura proviene dal territorio della provincia di Brescia (50,39%) seguita dalla provincia di Bergamo (40,87%), Pavia (5,03%) e dalle altre province lombarde, oltre a 5 province extra Lombardia. Le consegne sono state effettuate per il 39,16% dalle Polizie provinciali di Brescia, Bergamo e Pavia, per il 31,001% da privati, per il 26,95 % dai Carabinieri Forestali e da altri operatori di vigilanza. Uno degli aspetti più interessanti riguarda le motivazioni del ricovero della fauna selvatica, per il 34,71% per patologie da stabulazione irregolare causata da detenzione incompatibile con la natura degli animali e quindi sottoposti a sequestro amministrativo o penale. Il 24,30% sono esemplari «orfani» dei genitori per diversi motivi, il 12,03% per predazione dovuta ad altri animali anche domestici, il 3,07% per avvelenamento e lo 0,98% per ferite da arma da fuoco. L’incremento dei ricoveri è stato registrato nei mesi di ottobre e novembre in concomitanza con l’Operazione «Pettirosso». “Oltre alla ricezione degli animali feriti o in difficoltà – ha riferito il dottor Matteo Mauri, responsabile della struttura, sono state eseguite operazioni chirurgiche delicate, esami clinici, terapie intensive e monitoraggi post rilasci in natura con speciali gps”.
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