GRIFONE LIBERATO SUL MONTE FARNO
Gli agenti della Polizia provinciale di Bergamo sono stati impegnati nella liberazione di un grifone di grandi dimensioni, ospite del Centro Recupero Animali Selvatici di Valpredina a Cenate Sopra per circa 40 giorni. L’animale è stato recuperato alla fine di ottobre a Pieve Emanuele, in provincia di Milano, grazie all’intervento dei vigili del fuoco che lo hanno prelevato dal tetto di un condominio di sette piani: era molto magro e debilitato nonostante si trattasse di un esemplare giovane, nato nel 2020. Le analisi effettuate dal CRAS hanno individuato nel sangue un’intossicazione da piombo. Una volta terminate le cure è stato scelto il Monte Farno, nel comune di Gandino, come luogo migliore per liberarlo e consentirgli di raggiungere i suoi simili, dal momento che l’arco alpino è solamente un luogo di passaggio per questi animali, presenti in Francia e in Croazia. Il grifone è stato munito di un trasmettitore con GPS per consentire ai ricercatori di seguirlo nella sua nuova vita in libertà. Una volta aperto il contenitore il grifone ha immediatamente spiccato il volo alzandosi tra le montagne, tra lo stupore dei presenti che si aspettavano prima qualche passo di ricognizione. La Polizia provinciale ha collaborato al trasporto dell’animale da Cenate Sopra al Monte Farno e anche al suo nutrimento durante la riabilitazione, rifornendo il Centro di recupero con carcasse di ungulati vittime di incidenti o comunque non adatte al consumo umano, il grifone infatti si nutre prevalentemente di animali morti.
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