CHIESTA L’AUTOPSIA SU GABRIELLA BARBIERI

Quale sia l’esatta causa all’origine della morte di Gabriella Barbieri, non toglie di certo il dolore dei famigliari, tcerto è che la Procura di Bergamo ha disposto l’autopsia sulla salma della 53enne di Monasterolo del Castello morta venerdì pomeriggio in ospedale dopo essere caduta lungo il sentiero che collega il rifugio Brunone al rifugio Coca passando sotto la vetta del pizzo Redorta. La donna che aveva intrapreso un’escursione con il marito Orfeo Meli, con il quale gestiva il ristorante La Laguna di Monasterolo, forte di una passione che li accomunava, nella mattinata di venerdi avevano raggiunto Valbondione per una gita in montagna. Cosa sia successo durante il tragitto è difficile stabilirlo, forse un improvviso malore o un piede messo in fallo, certo è che la donna finiva in un canalone, scivolando a valle per oltre 70 metri, nella zona del pizzo Redorta, una delle vette bergamasche più insidiose dove, prima di lei, avevano già perso la vita diversi escursionisti. Era stato il marito a lanciare l’allarme chiamando il 112 poco dopo le 14. L’uomo aveva tentato di avvicinarsi per prestare i primi aiuti, rendendo vano il tentativo dovuto alla zona particolarmente impervia. Gabriella veniva recuperata dall’eliambulanza e trasferita in volo all’ ospedale al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ma per lei non c’era stato nulla da fare, cessava di vivere poco dopo, lasciando nel dolore il marito e i due figli, Axel e Sandy. Originaria di Darfo, dopo essersi sposata con Meli si era trasferita sul lago di Endine dove gestiva il ristorante “La Laguna”. Ora si attende il nulla osta della magistratura per definire la data dei funerali.

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