“DIPINTI SU LOVERE” ALLA TADINI
Il borgo di Lovere rivive con le pennellate di Pietro Tignonsini (in arte Minò) e le fotografie di Josè Gaggio con la mostra “Dipinti su Lovere”, allestita nell’Atelier dell’Accademia Tadini. L’esposizione, voluta dall’artista italo – svizzero Minò, vuole restituire ai cittadini del Sebino una nuova visuale colorata del Borgo, attraverso la reinterpretazione di alcuni degli scorci più significativi. Le tele esprimono il forte attaccamento al Lago Iseo che in parte è la terra natale dell’artista; il nonno originario di Gratacasolo ed i periodi di vacanza sul lago tra Lovere e Castro hanno contribuito a far crescere nel cuore di Minò l’affezione al Sebino. Non solo semplici dipinti realizzati con colori ad olio usando la tecnica della spatola. Ad influenzare l’arte di Minò anche la fusione con il fotografo Josè Gaggio che ha dato luogo a scatti fotografici con l’impronta onnipresente dei suoi segni. L’arte di Minò emana forti simbologie con i frequenti richiami alla forma geometrica del triangolo, a sottolineare l’uguaglianza di corpo, mente e anima ed del cerchio, simbolo di rinascita e del ciclo della vita. L’opera che più lo rappresenta raffigura proprio attraverso queste due forme la nascita della Terra e la ciclicità della vita che scorre attimo dopo attimo.
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