L'ANFORA CAMUNA DELLA SPERANZA IN TOSCANA

L'anfora della speranza in mostra nella piazza del duomo di Pietrasanta borgo toscano terra di scultori per antonomasia. E' l'ultimo lavoro dell'artista camuno Alessandro Garatti classe '83 in arte ALGARCO che ha scelto il borgo degli scultori per vivere e lavorare dividendosi così fra la Valle Camonica (dove vive la sua famiglia) e la Toscana. L'anfora è, per così dire, il suo brand del momento: l'anfora per lui è la metafora della vita, ma anche della forza che in ogni situazione della vita possiamo trovare. Infatti l'ultimo lavoro di ALGARCO è “l'anfora ai tempi del coronavirus”, una grande scultura in bronzo ossidato che prima di arrivare nella piazza di Pietrasanta – insieme alle opere di altri dieci artisti - è stata immersa in una vasca contenente acqua di mare e lasciata a riposare per tutto il periodo del lockdown: una scultura che simboleggia la speranza, la sopravvivenza, la vita e le ferite che questo momento storico sta lasciando sulle persone. La mostra nella piazza del duomo di Pietrasanta è stata inaugurata venerdì 19 marzo e resterà allestita fino al 23 maggio. E' stata ideata, voluta e curata da Vincenzo Nobile, proprietario della galleria Nag Art Gallery e sostenuta dall'amministrazione comunale. Il suo intento è di far vivere nonostante il periodo il lato artistico della città con la speranza che presto si possa tornare alla normalità. 11 le opere disposte a cerchio; al centro della piazza un punto di osservazione speciale, una panca con un elemento al centro che dissuade i visitatori – che possono comunque passeggiare fra le opere – dal sedersi vicini come richiesto dalle norme anti covid. L'evento vuole sottolineare la difficoltà del momento ma anche rappresentare la speranza in un futuro più roseo. L'anfora ai tempi del Coronavirus di ALGARCO è uno dei simboli più forti della speranza. Prima di arrivare in piazza l'anfora dell'artista camuno ha fatto un lungo viaggio, dentro se stessa e dentro l'acqua simbolo di purificazione e vita ed è rinata in mostra. Così dovrebbe fare ognuno di noi? Trarre linfa vitale dalla pandemia e dai lockdown per rigenerarsi e diventare speranza per il mondo? Di certo è che i messaggi di ALGARCO se sono ermetici al contempo sono molto profondi. I suoi lavori nascono da una profonda ricerca e anche l'elaborazione dell'anfora della speranza – documentata e seguita dal regista versiliese Tommaso Barbieri (sono sue le immagini che state vedendo) è frutto di un lungo lavoro e del pensiero di ALGARCO, un artista in cammino, che, nonostante sia restio a parlarne, ha già avuto numerose soddisfazioni come quella di esporre a fine 2019 una sua opera alla biennale sacra del Vaticano ospitata a Mentone. L'“intima frattura”, al centro della sua ricerca artistica del momento, era accanto ad opere di Bansky e Christo, di Duchamp e Man Ray. il 2019 soprattutto è stato per il nostro giovane artista un anno particolarmente intenso che l’ha visto esporre a Palazzo Medici a Firenze, a Palazzo Zenobio a Venezia, al Musa di Pietrasanta e nel campanile di Pietrasanta ma anche l'estate scorsa ha tenuto varie mostre: in luglio ha partecipato ad un'esposizione di arte contemporanea a Venezia, a giugno era a Parma. Il 2021 si è aperto con questa collettiva.

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