L'ANFORA DELLA VITA SUL LUNGOLAGO DI PISOGNE

L'anfora custodia della sapienza e della virtù, icona dell'arte dello scultore camuno Algarco, Alessandro Garatti – ora di casa a Pietrasanta in Toscana – ha lasciato la piazza di Boario Terme per trasferirsi a Pisogne dove è stata ammirata dai tanti visitatori della mostra mercato e dove resterà a far bella mostra di se sul lungolato con il Sebino a farle da sfondo per altre settimane. #A1Resistence è un'anfora in bronzo patinato su base in marmo nero, alta più di due metri e mezzo del peso di 300 chili; era arrivata nel cuore di Boario a dicembre e vi è rimasta fino a qualche settimana fa quando è stata trasferita al lago. Sta già suscitando ammirazione ed interesse. L'anfora della resistenza, della resilienza, simbolo della vita, dell'anima che deve restare intatta anche se tutto attorno si sgretola è stata prodotta nella fonderia d'arte Massimo del Chiaro a Pietrasanta in provincia di Lucca. La sua presenza in Valle Camonica assume un valore particolare: l'anfora infatti è contenitore di acqua – e dopo essere stata esposta nella città delle Terme ha ritrovato un altro ambiente naturale, al lago – ma è anche il simbolo di resilienza e rinascita. Ed è quindi in provincia di Brescia, una delle zone più colpite dalla pandamia, che trova la sua giusta collocazione. E' probabile che dopo Pisogne l'anfora di Algarco raggiunga il capoluogo che insieme a Bergamo è capitale della cultura 2023. Intanto il nostro scultore, che continua a lavorare senza sosta, ha in esposizione un'altra opera, un torso in bronzo satinato realizzato nel 2008 collocato nell'ingresso del municipio di Pietrasanta in provincia di Lucca, terra degli scultori dove l'artista camuno risiede ormai da qualche anno, una piccola anfora in bronzo lucidato a Castello Oldofredi a Montisola, un altro torso all'Hotel Ambassador a Mentone, e un omaggio a vulcano, un disco in bronzo patinato a Villa Giovanelli Fogaccia a Roma.

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