MONTECAMPIONE DEVE RIPARTIRE SU NUOVE BASI

Patto territoriale con contributo a fondo perduto di Regione Lombardia, scelta strategica del rinnovo degli impianti partendo dalle quote più alte, realizzazione di un bacino per la riserva idrica del comprensorio e per l'innevamento sono i primi tre step, secondo la Sindaca di Artogne, che devono essere risolti per far ripartire Montecampione, senza perdere di vista l'intero comprensorio da quota 1.800 a quota 1.200. Un'ulteriore doccia fredda è arrivata con l'avviso in queste ore di messa all'asta di tre impianti: si tratta di un passaggio ulteriore che richiede ancora impegno, sforzi, tempi, perché il comprensorio, anche nella visione dell'Amministrazione di Artogne, deve essere visto globalmente. Un passo decisivo sarà poi quello della risoluzione del problema del sistema idrico integrato che oggi è promiscuo pubblico privato, servendo sia le utenze civili che la rete di innevamento. Il lavoro da fare è imponente e non è questo il tempo di continuare a interloquire con chat, pec, mail, social per dare risposte non definitive: chi è al lavoro sa bene quale è la strada che deve essere percorsa fino al traguardo finale, al quale il Comune di Artogne non vuol rinunciare per alcuna ragione.

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