UNITI CONTRO LA SICCITA’

Comunità Montana di Valle Camonica, quindi sindaci, Siv e Acque Bresciane a confronto sulle strategie da mettere in atto per risparmiare acqua, captare nuova acqua ed evitare di rimanere a secco quest’estate. Il tavolo di confronto si è svolto questo venerdì 31 marzo ed è emersa la volontà comune di collaborare. Ad esempio, se dovessero registrarsi situazioni di emergenza, i Comuni con più acqua, daranno parte della loro acqua ai Comuni in difficoltà. Nel frattempo tutti i Comuni faranno richiesta alla Provincia di Brescia di poter captare nuove sorgenti di acqua, secondarie, di poca portata quindi fino ad oggi non calcolate, che sebbene non risolveranno il problema, potranno aiutare perché serve tutta l’acqua possibile. Grazie ad una legge regionale dell’anno scorso per contrastare la siccità la Regione ha snellito le pratiche per utilizzare fonti nuove, per acqua ad uso civile e non potabile, ma servono comunque le autorizzazioni da parte degli enti competenti e le analisi sull’acqua e la Comunità Montana è disponibile ad aiutare i sindaci in questo percorso di ricerca delle fonti e di richiesta dei permessi. La Comunità Montana ha inoltre stanziato con il BIM 2 mln e 100 mila euro di risorse che attraverso la Siv sono utilizzate dai Comuni per migliorare gli acquedotti, ma servono nuove risorse che potrebbero derivare dai canoni idroelettrici aggiuntivi che la Regione ha girato alla Provincia di Brescia. La Siv Società Idrica di Valle Camonica dal canto suo si è dotata di contenitori per le distribuzioni dell’acqua, utilizzati attualmente a Niardo e pronti per le emergenze, ma è necessario creare dei bacini più grandi di acqua. Non si può escludere nel caso la situazione diventi in futuro drastica, la possibilità di utilizzare le derivazioni ad uso oggi dell’idroelettrico. Acque bresciane dal canto suo, la società di gestione del ciclo idrico per l’ambito della provincia di Brescia si è detta disponibile ad effettuare interventi di mutuo soccorso cioè a portare acqua dagli acquedotti dei dieci Comuni valligiani che gestisce, ad altri acquedotti di altri Comuni che invece non hanno affidato ad Acque Bresciane gli impianti perché attendono la costituzioni di un ambito camuno e quindi di affidare la gestione dei loro impianti alla società camuna Siv. Indispensabile nel frattempo migliorare gli acquedotti che perdono troppa acqua e sensibilizzare la popolazione su un utilizzo più responsabile di questa preziosissima risorsa che non è inesauribile.

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