LA SICUREZZA ESIGE INTERVENTI
Viaggiando in auto a 50 chilometri orari lo sguardo per un secondo sul telefonino equivale a guidare per 13 metri al buio. Lo ha dimostrato l'ing. Luigi Di Matteo dell'area tecnica di Aci. Sempre secondo i dati ACI 4 incidenti su 10 sono provocati da distrazione, mancato rispetto della precedenza o velocità troppo elevata, manovre irregolari, mancato rispetto della distanza di sicurezza, mancata precedenza. In occasione della gioranta europa della sicurezza stradale l'ACI di Bergamo – da sempre impegnato in progetti di prevenzione ed educazione stradale anche nelle scuole – vuole alzare il velo su quella che anche l’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) definisce senza giri di parole “una strage senza fine, con un decesso ogni 19 ore sulle strade italiane”. Le cifre non lasciano dubbi sulla gravità della situazione: dall’inizio del 2023 al 22 aprile scorso sono stati 131 i pedoni che hanno perso la vita sulle nostre strade, molti nei passaggi che dovrebbero essere i più sicuri e protetti, le strisce zebrate. Al Ministero Infrastrutture e Trasporti c’è un indirizzo e-mail dedicato alle associazioni di settore per il riordino del Codice della strada e sul calendario figura anche la data del 24 giugno prossimo, termine entro il quale dovrebbero essere inviate le proposte per mettere mano al suo aggiornamento . Il presidente dell’Automobile Club di Bergamo, Valerio Bettoni e il Consiglio direttivo mettono da tempo l’accento sulla “necessità di considerare l’evoluzione del traffico, consierare i comportamenti di tutti gli utenti della strada. L'Europa ci dà due scadenze: dimezzamento degli incidenti entro il 2030, azzeramento entro il 2050. Chiaro che è necessario cambiare i comportanti, come la piaga antica di chi si mette alla guida dopo aver bevuto troppo o chi guida e telefona o addirittura messaggia, ancora chi non allaccia le cinture di sicurezza, non rispetta i limiti di velocità. Sul tema c'è ancora molta strada da fare ma anche le iniziative per creare una nuova cultura della sicurezza sono molte: da anni l'ACI entra nelle scuole per parlare di questi problemi, lo fanno le forze dell'ordine in aula e la polizia stradale anche nelle piazze e nelle strade con il pullman azzurro, lo fanno le associazioni delle vittime della strada, lo ha fatto recentemente in Valle Camonica un'iniziativa itinerante promossa da LP assicurazioni che ha portato i ragazzi su uno scenario di incidente stradale ed ha mostrato loro cosa succede prima, durante e dopo un incidente stradale, ha fatto ascoltare ai ragazzi le testimonianze dei genitori e di tutti gli operatori, dai sanitari, alle polizia, ai vigili del fuoco.
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