L'ABBRACCIO TRA BRESCIA E BERGAMO

Le persone si sono unite, in un grande abbraccio, in una grande catena umana. Hanno accorciato le distanze che la pandemia ha messo tra le persone, distanze non solo fisiche, ma anche mentali. L’isolamento vuole essere un brutto ricordo, così come la paura dell’altro e del contatto umano. L’atteso evento 50 miglia, evento clou tra le iniziative di Brescia e Bergamo Capitali della Cultura, ha portato nei mesi migliaia di persone a cucire a mano migliaia di strisce in maglia lunghe un metro e mezzo, per collegare tra loro, attraverso migliaia di persone, i 24 comuni bergamaschi e bresciani coinvolti nella performance. Promosso da Viva Vitttoria con Viva Vittoria Bergamo e il supporto di Fondazione Conad, l’evento di questa domenica 4 giugno è riuscito nell’impresa di unire fisicamente Brescia e Bergamo. Un cordone lungo circa 50 miglia, da qui il nome dell’iniziativa, fatto di strisce colorate preparate da singoli, gruppi e associazioni, che hanno collegato piazza Vecchia a Bergamo e piazza Loggia passando per 24 località: il punto di incontro tra le due province Capitale italiana della Cultura 2023 è satato il ponte che collega Sarnico e Paratico. Un flash mob record a scopo benefico, che devolverà i proventi delle iscrizioni al Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Istituto Palazzolo di Bergamo, al Programma Angelo Cocchi dell’Asst Bergamo Ovest di Treviglio e alla Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza degli Spedali Civili di Brescia, ovvero a coloro che più hanno sofferto le conseguenze dell’isolamento sociale imposte dalla pandemia: gli adolescenti. La distanza imposta tra le persone delle norme anti Covid, di un metro e mezzo, si è tradotta in una striscia di un metro e mezzo pensata e realizzata invece per unire le persone.

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