TORNANO LE TRUFFE PORTA A PORTA

Tornano le truffe porta a porta, attenzione a cosa firmate, ma soprattutto denunciate e recedete il prima possibile. L'allarme arriva da Adiconsum Bergamo che ha registrato una recrudescenza del fenomeno. Le vittime preferite, come al solito sono gli anziani, che d'estate sono solii più spesso. Ma come funziona la truffa dei contratti porta a porta? La dinamica è sempre la stessa: il consumatore riceve la visita a casa di venditori che, con fare pacato e affabile, consegnano un catalogo di oggetti solitamente per la casa o per gli arredi. Chiariscono che non vi è obbligo di acquisto ma chiedono una firma per dimostrare le ricezione del catalogo ed ottenere sconti. In realtà si firma invece un vero e proprio contratto di vendita, per altro per cifre anche elevate. Si va da contratti per beni casalinghi a “pacchetti vacanza”. Dopo circa un mese, quando oramai è scaduto il termine per esercitare il diritto di recesso, si presenta un diverso venditore che, questa volta con fare piuttosto minaccioso, comunica al malcapitato di avere sottoscritto un vero e proprio contratto e di essersi dunque impegnato a mettere mano al portafogli, minacciando ricorsi alle vie legali per costringerlo a pagare. Si tratta di prassi di vendita scorrette – spiegano da Adiconum Bergamo. Il Codice del consumo stabilisce infatti che, prima che il consumatore sia vincolato da un contratto negoziato fuori dei locali commerciali, il professionista deve fornirgli informazioni in maniera chiara e comprensibile sulle caratteristiche principali dei beni o servizi che acquista, ma soprattutto deve sapere che ha il diritto di ricesso. Ma cosa è possibile fare per evitare di incorrere in tali spiacevoli situazioni? Innanzitutto evitare di far entrare estranei in casa e non firmare mai nulla. Se proprio accadesse c'è sempre la possibilità di recesso che per visite non richieste in casa oggi arriva fino a trenta giorni. E' comunque buona prassi informare sempre le associazioni di categoria e dove necessario anche le forze dell'ordine che negli ultimi tempi hanno comunque orgazzato, anche in Valle Camonica, una serie di incontri negli oratori e nei centri anziani per mettere in guardia la fascia più debole della popolazione.

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