NUOVI RAGGIRI, TRUFFATORI IN AZIONE A BERGAMO
Anche i truffatori cambiano, ormai, infatti, gli ultimi escamotage per truffare soprattutto gli anzianI sono stati messi in luce, anche dalle forze dell'ordine e stanno perdendo efficacia. Ecco allora che se ne inventano altre quindi attenzione perché i nuovi truffatori non cercheranno più di entrare nelle vostre case per derubarbi ma attraverso un approccio personale o telefonico, vi chiederanno di rispondere ad un sondaggio e vi annunceranno la vincita di un regalo, che potrete però ricevere solo firmando un voucher. Purtroppo questo non è l'accetazione di un regalo, ma un vero e proprio contratto che impegna la vittima ad acquisti anche per diverse migliaia di euro. A smascherare l'ultima truffa è l'Adiconsum Bergamo che ha già registrato numerosi casi fra Levate e Dalmine. Uno degli ultimi cdenunciato agli sportelli di Bergamo riguarda una società che appunto fornisce un dépliant per la promozione di viaggi, finalizzato secondo quanto dichiarato dal venditore per invogliare il malcapitato, al rilancio del turismo. Viene detto che è semplicemente un voucher senza alcun impegno: naturalmente le condizioni sono ben nascoste in quanto la parte contrattuale della commissione sottoscritta resta incollata sulla cartelletta. Di fatto il malcapitato si è ritrovato un contratto sottoscritto di acquisto viaggi soggiorno per 8000€ all’anno e per tre anni. I venditori sono persone giovani, gentili al primo appuntamento e arroganti nel secondo, quello decisivo. Decisamente bravi nell’incantare le persone che molte volte li fanno entrare solo per cortesia. Per questo l'invito ed il primo consiglio è quello di non aprire mai la porta di casa agli sconosciuti. Una regola questa da seguire sempre anche perché la truffa del catalogo è diffusissima ma risolvibile, mentre in casa possono entrare anche malviventi che si fingono altro, come infermieri, operatori del gas, funzionari di banca , che, con scuse varie, visitano le stanze portando via soldi, ori e gioielli. “Chi ha subito il raggiro del catalogo non deve però scoraggiarsi – conclude Busi. Se ci si accorge entro 14 giorni dalla firma del contratto e lo ricordiamo di qualsiasi contratto di vendita, si può recedere senza costi inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno all’azienda in questione. Sempre meglio comunque rivolgersi ad una Associazione dei consumatori per contestare alla controparte l’assenza di volontà di contrarre da parte della vittima”.
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